ADSIC

Associazione Culturale Due Sicile – Sede di Milano

Archivio per la categoria ‘Libri consigliati

Proverbi napoletani di latina origine

4000 modi di dire comparati tra vernacolo e lingua di Cicerone

dialetto[1]

recensione di Achille della Ragione

Il napoletano è una lingua, non un dialetto, con la sua grammatica e la sua letteratura, ma come tutti gli idiomi ha debiti verso le parlate precedenti, principalmente il latino, come dimostra con molteplici esempi Roberto Vigliotti, autore di una colta raccolta di proverbi napoletani, per ognuno dei quali corrisponde un’antica dizione nella nobile lingua di Cesare e di Cicerone.
Vigliotti è un ingegnere edile in pensione, da sempre appassionato di Napoli e delle sue tradizioni linguistiche, coltivate sin da ragazzo, il quale, dopo aver preso appunti per una vita, ha dato alle stampe in questi giorni un volume di ben 750 pagine, una vera e (continua…)

Un nuovo libro su Achille Lauro

Di Achille della Ragione

00 Achille_Lauro

Finalmente un grande editore, Mondadori, ha dedicato un libro a quel personaggio vulcanico ed ancora misconosciuto che fu Achille Lauro: grande armatore e sindaco plebiscitario per molti anni all’ombra del Vesuvio, oltre che editore, creatore della prima televisione privata italiana, presidente del Napoli, uomo politico di rilievo nazionale e tante altre cose ancora.

A ricordarcene le gesta, in un nuovo disperato tentativo di sdoganarne l’immagine, offuscata da tanti decenni di propaganda denigratoria da parte della sinistra, giunge un libro(o’Comandante, vita di Achille Lauro) di Carlo Maria Lomartire, giornalista specializzato in biografie, avendo già scritto su Mattei e sul bandito Giuliano, ma soprattutto un grande editore capace di una massiccia e capillare distribuzione, come ho potuto personalmente constatare (continua…)

Autore: Stefano Mieri

Presentazione : Achille della Ragione

imparato1

Il volume affronta lo studio dell’attività di Girolamo Imparato, uno dei principali pittori napoletani attivi in Italia meridionale tra gli anni settanta del Cinquecento e il primo decennio del Seicento. Partendo dalla considerazione delle opere più antiche viene ricostruita l’intera vicenda artistica del maestro tardo manierista, responsabile di un buon numero di pale d’altare conservate in contesti prestigiosi della città partenopea e di alcune località meridionali. (continua…)

quelle_stanze

Quelle stanze piene di vento, di Francesca Di Martino

“Era de maggio/ e te cadeano ‘nzino/ a schiocche a schiocche li cerase rosse…” Va il videocllip dell’Orchestra Italiana di Renzo Arbore, splendono le immagini dei mille ritratti della città che è stata, che è una “capitale del mondo” sottolineate dai versi di Salvatore Di Giacomo, dalla musica di Pasquale Mario Costa. Immagini, musica, versi: tutto è struggente. Francesca Di Martino ha voluto quest’atmosfera magica a Roma, alla Casa delle Letterature, dove ha presentato il suo ultimo romanzo, “Quelle stanze piene di vento”. Francesca Di Martino è a tutti gli effetti una scrittrice napoletana, ancorché nata a Reggio di Calabria da genitori siciliani e residente a Roma da quand’era poco più che adolescente. Perché gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, gli anni dell’imprinting, li ha trascorsi a Napoli e tutta la sua opera è permeata di amore per Napoli. È scritto nella presentazione: “Questo libro nasce dalla memoria e la nostalgia per una città (continua…)

brigantaggio_altomolisano.jpg

 Anche se in questi anni molto si è scritto sulla storia del Molise, una specifica ed esauriente pubblicazione sul suo risorgimento nazionale non è stata ancora realizzata. Forse perchè non è cosa agevole raccogliere il materiale archivistico necessario per ricostruire fedelmente tutti gli avvenimenti del nostro passato più recente.
Con questo non facile intendimento, dopo anni di attente e scrupolose ricerche in numerosi archivi pubblici e privati ( Archivi di Stato di Campobasso, di Chieti, di Isernia, di Napoli, Ufficio storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, ecc.) mi è stato possibile rinvenire prima una ingente mole di documenti e ricostruire poi (continua…)

Un’anima divisa in due

anima_divisa_in_due.jpg

 di Fiore Marro

Il titolo del romanzo di Fiore Marro, “Un’anima divisa in due”, evoca nell’immediato e fugace sguardo che si suole dare alla copertina dei libri il perenne dualismo che tormenta l’uomo fin dalla notte dei tempi: la vita e la morte, il bene ed il male, la luce e le tenebre, la gioia ed il dolore.
Ben presto, però, addentrandosi nella lettura si scopre che non è questo l’argomento che l’Autore vuole trattare. Certo, sarebbe bastata qualche semplice riflessione per comprendere da subito un messaggio diverso.Infatti un’anima come si può dividere in due? Non è essa stessa l’essenza dell’unicità? Può mai esistere un anima spaccata in due? Ecco questo è il messaggio.

Fiore Marro interpreta così la situazione sociale, politica ed economica  dello Stato delle Due Sicilie subito dopo la sua brutale e sanguinosa conquista ad opera del Piemonte nel 1860/61.
Uno Stato, un Popolo, che da quel momento di indicibile sofferenza non potrà più scegliere tra il bene ed il male, tra la vita e la morte come accade normalmente per chi è appunto libero di scegliere.
La sua anima è stata divisa , le due parti separate e tra loro allontanate perchè la schiavitù del suo corpo sia assicurata nel tempo.  Il problema che pone l’Autore diventa quindi quello del ricongiungimento dei i due frammenti per ritornare ed essere liberi e forti ed ancora in grado di scegliere per il proprio futuro.
I protagonisti sono da Marro utilizzati solo a tale scopo, in modo quasi ossessivo ma sicuramente efficace.
Sullo sfondo, insieme al rimpianto di un passato glorioso, anche la consapevolezza di un rinascimento che viene dato possibile solo attraverso il recupero delle verità storiche fino ad oggi negate dalla storiografia ufficiale…e allora la lotta diventa contro il tempo. Più il tempo passa e più i due frammenti dell’anima si distanziano tra di loro rendendo sempre più difficile il rinascimento del SUD. 
Il romanzo basato su rigorosi vincoli storici è dinamico ed avvincente e sarebbe indicato, con gli opportuni adattamenti, anche come traccia per una rappresentazione teatrale o riduzione cinematografica. (Domenico Iannantuoni)

Giuseppe Vozza Editore in Casolla S.r.l. ,Via Iannelli, 24 -81100 Caserta-Casolla – tel.0823-386367/338-4587150

Francesco II e Maria Sofia

di Sergio della Valle

a.jpg

Il volume contiene una raccolta di immagini (ritratti ad olio e acquarello, monete, stampe, fotografie originali) dei Borbone di Napoli, che hanno regnato sulle Due Sicilie dal 1734, con l’avvento di Carlo III, al 1860, con la resa di Francesco II a Gaeta e l’annessione al Piemonte. Sono anche riportati due significativi documenti firmati da Francesco II, ovvero il Proclama di Gaeta e l’ultimo Ordine del Giorno all’Esercito delle Due Sicilie, nonchè una breve biografia di Maria Sofia, ultima regina di Napoli. Il libro riporta in chiusura una bibliografia minima ed un elenco dei siti web di interesse.

mix_valle_a.jpg

mix_valle_b.jpg

Sergio della Valle ha conseguito la laurea in Ingegneria Meccanica presso l’Università di Napoli nel 1971. Dopo una brillante carriera professionale in alcune primarie aziende internazionali intraprende quella accademica presso l’Università di Napoli Federico II presso la quale  è professore ordinario di Meccanica applicata alle macchine, poi titolare della cattedra di Meccanica delle vibrazioni, quindi di Dinamica delle macchine e dei sistemi meccanici  e Fenomeni dinamici nelle macchine ed è presidente del Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica con ruolo di coordinatore del Dottorato di ricerca in Ingegneria dei Sistemi Termomeccanici.  
E’ presidente del  Gruppo nazionale di Meccanica applicata (Italian Group of Mechanics for Machines and Mechanical Systems) nonchè membro del Gruppo di Tribologia, dell’IFToMM, dell’AIMETA, dell’EUROMECH, dell’A.I.S.I. (Associazione Italiana di Storia dell’Ingegneria).
Svolge attività di ricerca avanzata ed è stato coordinatore o responsabile locale di Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) nonchè chairman o presidente di sessione di numerosi congressi nazionali ed internazionali.

Oltre a questi gravosi impegni l’ing. Sergio della Valle non ha mai smesso di coltivare i suoi interessi personali riguardanti prevalentemente la storia del Regno di Napoli, con particolare riferimento al periodo borbonico, che egli considera, non a torto, il periodo aureo dell’Italia moderna e del SUD in particolare. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni di pregio sia di carattere filatelico, sia numismatico. Con questo volume egli vuole tracciare in modo succinto ed efficace l’excursus della storia del Regno di Napoli e di Sicilia, poi delle due Sicilie, affidandone la narrazione principale ad una organica e sequenziale serie di eloquenti immagini; alcune di queste di rara pubblicazione se non inedite.

Stampata per i tipi di lulu.com (www.lulu.com), aprile 2008 

Due Sicilie 1860, l’invasione

di Don Bruno Lima

libro_lima.jpg

Il volume affronta sotto un profilo storico-giuridico le vicende legate all’invasione delle Due Sicilie del 1860, nell’intento di superare stantii luoghi comuni imposti da un regime storiografico ultracentenario che, manipolando le coscienze di intere generazioni di italiani, ha stravolto il reale svolgimento dei fatti e la loro essenziale natura di guerra contro la civiltà e la dignità di una nazione.Operando una sorta di rivendicazione morale a favore dei popoli del Sud, vengono sviscerati i retroscena di quest’odissea incompiuta delle genti meridionali che ne ha segnato tragicamente la storia fino al presente, accomunando nello stesso infelice epilogo le sorti di un regno millenario e quello dei suoi popoli. Un’ampia appendice documentale riporta testi di notevole interesse per l’approfondimento delle tematiche trattate.L’autore, Don Bruno Lima è presidente dell’Istituto di Studi Giuridici Economici e Sociali Internazionali. Professore di Diritto Canonico e Diritto Matrimoniale Canonico presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Aquila (Pontificia Università Lateranense) ha già pubblicato numerose opere giuridiche internazionalistiche e canonistiche.Presiede il Premio Internazionale “Giuseppe Sciacca”, l’istituzione benefica Banco dei Tutori “Giuseppe Sciacca” e l’Associazione Internazionale di Cultura e Volontariato “Uomo e Società”. E’ Delegato per l’Abruzzo e Molise del Sacro Militare Ordine Costantiniano di S.Giorgio, ramo Spagna.
 Il libro “Due Sicilie, 1860 L’invasione” si completa con gli interventi del presidente del Tribunale di Sorveglianza di Trento, Carlo Alberto Agnoli, del presidente della Pro Loco di Villa Literno,Gennaro Ruggieri, della sociologa Mariella Basile, dello studioso duosiciliano Ettore d’Alessandro di Pescolanciano, dell’avvocato Pompeo Onesti.Edito dalla casa editrice “Fede & Cultura” di Verona (www.fedecultura.com) ed è prenotabile:brunolima@fastwebnet.it

Il meraviglioso ponte sul Garigliano

Il Primo ponte sospeso a catene di ferro in Italia

All’ing. Luigi Giura,
uomo di specchiata moralità, tecnico e scienziato insuperabile, vanto dell’ingegneria delle Due Sicilie e dell’Italia nel Mondo.

 

Domenico Iannantuoni

[youtube RbJMupn5lZ8]

 

copertina.jpg

Con questo volume, che descrive in modo dettagliato un’ importante quanto sconosciuta opera d’ingegneria del Regno delle Due Sicilie, l’Autore propone una nuova visione delle dinamiche politiche ed industriali che hanno marcato lo sviluppo del sistema economico italiano dall’unità ad oggi, dimostrando che l’attuale divario di ricchezza tra Nord e Sud d’Italia, voluto e programmato da una inadatta “casta” politica ed industriale, è la ragione prima dell’inarrestabile declino del Paese. (continua…)

mundy.jpg Diario di un Ammiraglio

di Gorge Rodney Mundy
Traduzione di Antonio Rosada

E’ la traduzione integrale del diario,apparso in Inghilterra nel 1863,dell’Ammiraglio Mundy,vice-comandante della Flotta inglese del Mediterraneo,che a Palermo e a Napoli fu testimone oculare degli avvenimenti politici e militari che condussero al crollo del Regno Delle Due Sicilie ed ebbe modo di conoscere personalmente i principali protagonisti, Francesco II, Garibaldi e Vittorio Emanuele II, di cui ci ha lasciato ritratti insolitamente vivi e originali.
Il volume è di particolare interesse anche per tutti gli appassionati degli ultimi anni della marina velica nel periodo di transizione dalla vela a vapore, su cui, com’è noto, la letteratura è ancora così scarsa. Stampato in Napoli nel 1966

ARTURO BERISIO EDITORE –NAPOLI-


Comitato No Lombroso - NoLombroso.org

Iscriviti alla MailingList

Il Meraviglioso Ponte Sul Garigliano

Il Meraviglioso Ponte Sul Garigliano

Meta