Associazione Culturale Due Sicile – Sede di Milano
7 gen
Di Ettore d’Alessandro di Pescolanciano
Carlo III di Borbone
Il 10 maggio 1734 l’infante don Carlo di Borbone, figlio terzogenito del re di Spagna Filippo V e di Elisabetta Farnese, fece il suo solenne ingresso in Napoli, accolto con grandi festeggiamenti dalla popolazione locale, decretando così la nascita del regno duo-siciliano.
Questa impresa militare ebbe inizio allorquando il diciottenne Don Carlo, già legittimato nel 1731 della corona ducale di Parma (continua…)
22 dic
di Maurizio D’Angelo – NAPOLI
Leggo sul Mattino che il nostro vulcanico premier ha ipotizzato la nascita di un Politecnico dall’accorpamento delle Facoltà di Ingegneria e Architettura delle Università campane: l’idea è certamente valida, un pò meno quella di intitolarlo a
Gioacchino Murat. Infatti, pur senza sminuire il ruolo di quel Sovrano nella nascita della Scuola di Ponti e Strade, antenata della Facoltàdi Ingegneria napoletana, ci sarebbe un certo Vincenzo Cuoco che sostenne l’opportunità degli accorpamenti di studi matematici , fisici, meccanici, chimici in una sola Facoltà e, meglio ancora, ci sarebbe untal ingegner Luigi Giura che, negli anni ’30 dell’Ottocento realizzò, con soluzioni molto originali, i ponti sospesi Real Ferdinando sul Garigliano e Real Cristino sul Calore, (continua…)
2 nov
di Ettore d’Alessandro di Pescolanciano
La storia risorgimentale italiana continua, da più di un secolo e mezzo, a celebrare le gesta e le imprese di quei soli personaggi combattenti per l’Unità del paese. Nell’ambito di cotale cultura storica dei “vincitori” sabaudi, intere generazioni d’italiani sono cresciute, dal 1861, con il solo ricordo di quei simboli del patriottismo unitario, che ha visto esaltare l’esclusiva figura dell’eroe immolato al Tricolore, nonché denigrare l’anti-eroe per la sua fedeltà ad altri emblemi e valori presenti in quelle tradizioni locali degli antichi stati pre-unitari. Tra i numerosi personaggi, dimenticati dalla storia patria per l’appartenenza allo sconfitto governo duosiciliano, merita dovuta menzione, per la tenace lealtà al proprio sovrano, il leggendario Don Ferdinando Beneventano Del Bosco. (continua…)
22 ott
(Die letzte Königin Beider Sizilien)
Von Sergio della Valle
( Übersetzt aus dem Italienischen von Romy
Bidassek.)
Am 3. Februar 1859 erreicht das Schiff il Fulminante den Hafen von Bari. Mit ihren nur siebzehn Jahren geht Maria Sophie von Wittelsbacht, jüngere Schwester der Kaiserin Elisabeth „Sissi“ von Österreich an Land um ihren Ehemann ein erstes Mal zu sehen. Sie war zuvor, unter dem Mandat von München mit Francesco, Sohn von Ferdinand II und zukünftiger König des Reichs, verheiratet worden. Dies ist der Beginn des kurzen „neapolitanischen“ Abenteuers einer liebenswerten, verständigen und gebildeten bayrischen Herzogin, welche schon drei Monate nach ihrer Ankunft den Pflichten einer Königin nachgehen wird. (continua…)
22 ott
(The last Queen of the two Sicilies )
by Sergio della Valle
( Translation from italian version by Romy Bidassek)
In February 3, 1859 Maria Sophia of Wittelsbach, sister of the Empress Elisabeth “Sissi” of Austria was only seventeen years old. That was the day when the ship il Fulminante brought her to the port of Bari. As she had has been wedded under the mandate of Munich, she arrived to meet her husband Francis, son of Ferdinand II and crown prince of the kingdom for the first time. This is the start of the short “Neapolitan” adventure of a lovely, intelligent, and educated Bavarian duchess which, only three months after her arrival at the kingdom of Naples, had to take on the position of the “last Queen”. (continua…)
22 ott
(L’ultima regina delle Due Sicilie)
Maria Sofia di Wittelsbach, sorella di Sissi, imperatrice d’Austria, sbarcò a Bari dalla fregata il Fulminante il 3 febbraio 1859 appena diciassettenne, per incontrare per la prima volta suo marito Francesco, figlio di Ferdinando II ed erede del Regno, che aveva sposato per procura a Monaco. Ebbe così inizio la breve avventura napoletana di questa bella, intelligente, colta duchessa bavarese, che, dopo soli tre mesi dal suo arrivo nel Regno di Napoli , doveva divenirne l’ultima regina: Ferdinando, infatti, ebbe appena il tempo di conoscere la nuora, con la quale peraltro simpatizzò subito, prima di rendere l’anima a Dio il 22 maggio, dopo lunga e dolorosa malattia, mal curata, contratta proprio durante il viaggio con la corte a Bari per accoglierla. Il vecchio re lasciò quindi troppo presto a Francesco e Maria Sofia la guida di un regno sul quale già si addensavano pesanti minacce esterne e interne, che i due giovani, per età, inesperienza, inadatta preparazione, errate o proditorie valutazioni dei loro consiglieri, non furono in grado di fronteggiare. Le vicende dei due anni successivi, con i trattati internazionali disattesi, i tradimenti, le battaglie, e la definitiva conquista del Regno, sono storia nota; storia peraltro scritta, come sempre accade, dai vincitori e dai loro epigoni, che non mancarono, per giustificarne l’operato, di ricorrere anche alla menzogna ed alla calunnia dei reali spodestati. (continua…)
22 ott
Giacinto dè Sivo nacque nel 1814 a Maddaloni ( Caserta ). Il padre era un ufficiale dell’esercito napoletano. A Napoli frequentò la scuola di lingua ed elocuzione italiana di Basilio Puoti. Nel 1848 fu nominato consigliere d’intendenza della provincia di Terra di Lavoro.
Il 14 settembre 1860 dè Sivo rifiutò di rendere omaggio a Garibaldi e fu arrestato. La sua villa, occupata da Bixio e da altri capi garibaldini, fu saccheggiata. Il 1 gennaio 1861 fu arrestato per la seconda volta ed imprigionato per due mesi. Scarcerato, cominciò a pubblicare il giornale “La Tragicommedia”. Dovette rifugiarsi a Roma. Nel 1861 pubblicò ” L’Italia e il suo dramma politico e I Napolitani al cospetto delle nazioni civili. Tra il 1862 e il 1867, vincendo enormi difficoltà, pubblicò la Storia delle Due Sicilie dal 1847 al 1861.
Morì in esilio a Roma nel 1867.
E’ stato lo storico più lucido ed intransigente dell’Antirisorgimento ma fu anche insigne poeta, grande letterato e indiscusso patriota Duosiciliano.
22 ott
Specchio dell’ anima meridionale, artista insuperabile, vero patriota del SUD.
22 ott
(1801-1835) Bellini nasce a Catania, allievo in Napoli del Maestro N. Zingarelli, esprime immediatamente doti assolutamente inedite. Musicista di fama internazionale pur in una breve quanto folgorante carriera per la prematura morte. Resta ancora oggi un raro esempio di grande capacità di espressione drammatica.(Tra le sue opere: Il Pirata, La Straniera,Zaire, I Capuleti e i Montecchi, La Sonnambula, Norma, Beatrice di Tende, I Puritani)
22 ott
Nasce a Sorrento nel 1544. Autorevolissimo esponente del Rinascimento, fu conosciuto in tutto il mondo e da tutti i più grandi poeti, preso a modello, oltre che per i contenuti della Sua poetica, anche per la squisita tecnica metrica dei suoi sonetti.