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Novità | ||
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24/07/2007 |
Nella sezione "Storia" abbiamo pubblicato un bellissimo e ricco articolo di Ettore D'Alessandro:
L’autonomismo anarco-legittimista nelle memorie del duca di Pescolanciano
di Ettore d’Alessandro
"Con le precedenti esposizioni di alcuni diari del duca d’Alessandro si è approfondita la ricerca, ancora in corso con il dr. Fulvio Izzo, sul probabile collegamento tra le “fronde” legittimiste, legate alla decaduta monarchia borbonica, ed i nascenti movimenti anarco-socialisti, in lotta per la rivoluzione popolare e contro la instaurata monarchia italiana. E’ nostra intenzione accennare ad alcuni documenti dell’archivio ducale, senza anticipare gli inediti risultati del citato studio, comprovante le collegate trame espletate da due opposti schieramenti politici, accomunati però da un medesimo obiettivo di destabilizzare il trono sabaudo..." |
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29/06/2007 |
Nella sezione "Economia e Società" abbiamo pubblicato:
Jean Noel Schifano e le sue proposte
di Achille della Ragione
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29/06/2007 |
(Dis)informazione Cancellata dai media: l' Operazione Polluce
Un'esercitazione della Marina Militare riportata dai giornali come sola ricerca effettuata sui resti della nave affondata nel 1841 nelle acque dell'isola d'Elba.
di Gaetano N. Cafiero
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15/05/2007 |
Nella sezione Biblioteca la recensione del libro di Pino Picciariello "Il barone Filangieri":
E' un "romanzo storico" sicuramente avvincente e sapientemente elaborato al fine di rendere edotti
Domenico Iannantuoni
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8/05/2007 |
Riportiamo un interessante articolo sull'insorgente "Luigi Alonzi detto Chiavone" redatto da un suo discendente diretto, Alberto Sarra. L'Autore, Socio Onorario di ADSIC, ancora oggi è molto legato alla nostra terra, ed è impegnato praticamente fin dalla sua più giovane età nella divulgazione della vera storia del SUD presso le diverse Comunità italiane presenti in Sud America. Gli fa onore tenere sempre alto il ricordo del suo Avo Luigi Alonzi che, pur con alterne fortune mantenne alto l'onore della bandiera delel Due Sicilie durante la drammatica conquista piemontese, e noi di ADSIC ne siamo riconoscenti. Aberto Sarra è ingegnere e vive a Buenos Aires (Argentina). |
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1/04/2007 |
Riportiamo un interessante articolo tratto dal "Frizzo" di Lucera, "L' ISTRUZIONE PUBBLICA NELLE DUE SICILIE", dal quale si desume che tra gli Stati Pre-Unitari d'Italia quello borbonico non era certo il più arretrato...anzi!
Si ringrazia inoltre il gentile prof. Gianfranco Nassisi per il suo costante contributo all'arricchimento del sito ADSIC tra cui anche la presente segnalazione.
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11/03/2007 |
Riportiamo la scansione di un articolo di estremo interesse storico a firma del Gen. Andrea Castellano, "I CARABINIERI DEL REGNO DI NAPOLI", pubblicato sulla rivista dell'Associazione Nazionale Carabinieri di cui si riporta il link : www.assocarabinieri.it/rivista/feb0705.htm
ADSIC ringrazia l'Autore per questa prezioso intervento che getta nuova luce di verità storica sul tribolato periodo della conquista del SUD da parte dell'esercito garibaldino e piemontese (1860/61). Si ringrazia inoltre il gentile prof. Gianfranco Nassisi per il suo costante contributo all'arricchimento del sito ADSIC tra cui la presente segnalazione.
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7/03/2007 | XXXVII° INCONTRO TRADIZIONALISTA DI CIVITELLA DEL TRONTO 17 – 18 MARZO 2007 Ci accingiamo a salire la rocca di Civitella del Tronto per il trentasettesimo anno consecutivo. La terra sulla quale per due giorni ci incontreremo è per noi sacra perché è stata bagnata dal sangue di uomini, donne, fanciulli e soldati che ebbero il coraggio di dire coscientemente no al processo annessionistico e di omologazione liberale violentemente condotto dall’esercito Sardo. In tutti questi anni il Tradizionalismo ha raccolto a Civitella le persone che hanno voluto ricollegarsi alla propria memoria storica. Ad esse ha offerto il proprio modo di sentire la storia ed il tempo presente. Sono stati affrontati tanti temi, sempre al fine di recuperare la memoria storica quale premessa indispensabile per risvegliare nei più l’identità smarrita. Ed ancora, abbiamo cercato di diffondere lo spirito della milizia cristiana basato sull’onestà di intenti, sulla lealtà reciproca, sull’annientamento dei personalismi e sulla fedeltà ai principii dei nostri avi. Di anno in anno abbiamo offerto nuovi contributi alla riflessione dei presenti. Abbiamo sempre conservato la purezza di intenti dei primi incontri e non abbiamo mai cercato finanziatori che avrebbero snaturato, se non condizionato, il nostro modo di agire. Ogni iniziativa fatta nel corso degli Incontri Tradizionalisti di Civitella del Tronto è stata finanziata con le offerte che i partecipanti hanno spontaneamente dato su richiesta. Intendiamo andare avanti con questo spirito e per tale motivo sin dallo scorso hanno abbiamo posto gli Incontri sotto la protezione di San Benedetto Giuseppe Labre, uomo di Dio, che della povertà fece l’arma per convertire i miscredenti. Quest’anno introduciamo nel devozionario degli Incontri Tradizionalisti la Serva di Dio Madre Giuseppina Arcucci, al secolo Ernestina Maria Luigia, fondatrice della Congregazione delle suore dello Spirito Santo (Palermo 1860 – Ariano Irpino 1940). Figlia di un ufficiale delle Due Sicilie, il Secondo Tenente Giovanni Arcucci del Reggimento Carabinieri a piedi, la futura religiosa nasce a Palermo l’11 aprile del 1860. Mentre suo padre difende la Patria che soccombe e combatte contro le forze eversive dei garibaldini sbarcati in Sicilia, la famiglia si trasferisce sul continente per mettersi in salvo. Nelle convulse giornate palermitane del giugno 1860, la madre della piccola Ernestina consegna da una finestra la figlia neonata ad una balia ed esce in strada, ma non trova più la balia e la figlia. Il padre segue l’esercito nella ritirata di Calabria e la madre cerca per mesi la piccola scomparsa. Tutta la famiglia si ricongiungerà miracolosamente nel febbraio 1861 a Gaeta dove la piccola è stata condotta da mani pietose essendo figlia di un ufficiale Napoletano. Abbiamo voluto inserire nel devozionario del Tradizionalismo la figura di suor Giuseppina Arcucci quale simbolo di speranza e di affidamento totale alla Divina Provvidenza. Con questi presupposti l’Incontro di Civitella del Tronto diviene nel tempo momento di adunata di uomini, donne, ragazzi, in una parola di FAMIGLIE che hanno un sentire comune. Facciamo tutto ciò seguendo l’insegnamento di don Francisco Elias de Tejada, ultimo poeta della Napoli ispanica, che, salendo a Civitella del Tronto nel corso di uno dei primi Incontri, sintetizzò l’agire comune con queste parole: “Per il resto, le imprese non si misurano col successo. Dio non abbandonerà i suoi. E nel peggiore dei casi, se ci nega di vedere il trionfo col metro del successo, pur sempre ci dona quella pace della coscienza del dovere compiuto, che si sintetizza nel motto per cui caddero i nostri predecessori: Senza cedere”. Sulla base di questi presupposti, il comitato promotore degli Incontri Tradizionalisti di Civitella del Tronto ha il piacere di invitare la S.V. Ill.ma al XXXVII° appuntamento annuale che si terrà nei giorni 17 e 18 marzo 2007 per sviluppare il tema “Difesa della Famiglia per la difesa della Tradizione”, nel cui ambito saranno ricordati i Martiri della Tradizione e verrà celebrata la Giornata in ricordo del Soldato Napoletano. Programma Sabato 17 marzo – Sala riunioni dell’Hotel Fortezza Ore 16,45 - apertura dei lavori e saluto del presidente degli Incontri, prof. Paolo Caucci von Sauken. Ore 17,00 Messaggio di saluto di S.A.R. don Sisto Enrico di Borbone, Abanderado de la Tradicion, Seguirà la presentazione dei volumi: “Nostro Signor don Chisciotte” di Gabriele Fergola; “Contro Garibaldi” di Gennaro De Crescenzo; “Garibaldi, Fauché e i predatori del regno del Sud” di Luciano Salera; “L’età di re Ferdinando” di Francesco Maurizio Di Giovine; “Due secoli Insieme. Ebrei e russi prima della rivoluzione” di Aleksandr Solgenitsin. Ore 17,15 inizio del convegno sul tema: Difesa della Famiglia per la difesa della Tradizione Le relazioni avranno il seguente svolgimento: - Prof. Danilo Castellano. La famiglia nella bufera. Considerazioni sulla sua natura, sulle sue finalità e sull’aggressione che attualmente subisce. - Mons. Ignacio Barreiro. La famiglia alla luce della Tradizione. - Dott. Francesco Maurizio Di Giovine. Commemorazione di S.A.R. don Roberto I, duca di Parma, nel centenario della morte. - Dott. Francesco Cianciarelli. Commemorazione del prof. Giacinto Auriti. - Prof. Miguel Ayuso. Comunione Tradizionalista e Famiglia. Ore 20,00 cena comunitaria presso il ristorante dell’hotel Fortezza. Al termine della cena e per concludere la serata I Briganti di Frontiera allieteranno l’incontro con musiche e canti “d’Ammore e di brigantaggio dal nord del regno delle Due Sicilie”. Domenica 18 marzo Ore 09,30 Concentramento dei convenuti a porta Napoli e corteo verso il monumento a Matteo Wade per deporre una corona in memoria di quanti si immolarono per resistere alle forze della rivoluzione. Prolusione del dott. Edoardo Vitale. Ore 10,15 Salita alla reale fortezza ed alzabandiera nella piazza d’armi. Ore 10,30 Commemorazione del Soldato delle Due Sicilie tenuta dal dott. Gaetano Mirabello. Ore 11,00 Celebrazione della Santa Messa in memoria dei Martiri della Tradizione e dei caduti Napoletani. Celebra la Santa Messa Mons. Ignacio Barreiro. Ore 13,30 Colazione a conclusione dell’Incontro presso l’Hotel Zunica. Per Il Comitato promotore degli Incontri Tradizionalisti di Civitella del Tronto Francesco Maurizio Di Giovine Cavaliere dell’Ordine de la Legitimidad Proscrita Sistemazione alberghiera A Civitella del Tronto: Hotel Zunica, Tel. 0861/91319 – fax 0861/918150 Camera singola: €. 50; doppia €. 65; tripla €. 80; quadrupla €. 90 Hotel Fortezza, Tel. 0861/91321 – fax 0861/918221 Camera singola: €. 30; doppia €. 36; tripla €. 45; quadrupla €. 52 A Villa Lempa (frazione a 2 km. Da Civitella) Pensione Spiedino d’oro, Tel. 0861/917132, in piazza Prezzo da concordare alla prenotazione A Ponzano (frazione a 3,5 km. da Civitella) Hotel Ermocolle, Tel. 0861/91120 – fax stesso numero Prezzo da concordare alla prenotazione A Sant’Egidio alla Vibrata (paese a 5 km. da Civitella) Hotel Abruzzo / Marche, Tel. 0861/841841 – fax 0861/842348 Prezzo da concordare alla prenotazione Hotel Concorde, Tel. 0861/842406 – fax stesso numero Prezzo da concordare alla prenotazione Hotel Scacco Rosso, Tel. 0861/843139 Prezzo da concordare alla prenotazione Ad Ancarano (paese a 4 km. da Civitella) Parkhotel, Tel. 0861/87 Prezzo da concordare alla prenotazione Per la cena di sabato all’hotel Fortezza €. 20 Per il pranzo di domenica all’hotel Zunica €. 30 |
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5/03/2007 |
Nella Sezione Biblioteca riportiamo alcuni brani del libro
Antonio Boccia, appassionato storico, ha compiuto ricerche molto approfondite su questo evento bellico che possiamo annoverare tra i più cruenti della nostra Storia . Questo contributo, in larga parte inedito, pone in modo ancora più evidente una grossa "pietra d'inciampo" sul percorso, ormai sempre meno credibile, della storiografia ufficiale che ancora oggi tenta di occultare l'immane massacro compiuto dalla Grande Armata francese nell'allora Regno delle Due Sicilie. Questi crimini di guerra, nonostante denunciati con due secoli di ritardo, restano tali perchè imprescrivibili, ecco perchè , anche se postumo, ci auguriamo che si celebri quanto prima un processo a Napoleone e ai suoi "sgherri" per la distruzione di Lauria e per gli eccidi di centinaia e centinaia di innocenti.
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24/02/2007 |
Riportiamo la cartolina che il nostro amico Giuseppe Ciuffreda ha inviato, con tanto di accorata presentazione, al "GURU" Piero Angela che si accinge a declamare tramite la TV di Stato le fulgide ( si fa per dire) gesta di Garibaldi. Sinceramente di questo finto eroe non se ne può proprio più.
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23/02/2007 |
Nella Sezione Biblioteca riportiamo la prefazione del libro
un testo assolutamente indispensabile per coloro che desiderassero approfondire la genesi del termine briganti.
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2/02/2007 |
Nella Sezione Biblioteca breve introduzione del libro
"IL TENENTE GENERALE FRANCESCO TRAVERSA DALLA NUNZIATELLA A GAETA 1804-1861" dedicato ad un grande eroe di Gaeta, di Giuseppe Catenacci e Roberto Maria Selvaggi. Associazione Nazionale Ex Allievi Nunziatella
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26/01/2007 |
Riecco il bravo Paolo Granzotto che commenta positivamente la lettera di Antonio Pagano pubblicata da il Giornale del 24/01/2007 in merito alla reiteratissima ed ormai stucchevole "favola dei mille" ...buona lettura!
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21/01/2007 | Si riporta di seguito il sagace articolo di Paolo Granzotto comparso su il Giornale del 19/01/2007 in merito al criticatissimo sceneggiato televisivo...buona lettura! | ||||||||
25/01/2007 |
Nella Sezione Biblioteca la recensione ( note dell'Autore) del libro "Così finirono i Borbone di Napoli"; un testo assolutamente indispensabile per coloro che volessero approfondire la storia della conquista delle Due Sicilie e della successiva annessione al Regno d'Italia sotto la corona Sabauda. Ricchissima la bibliografia di riferimento esaminata dal grande Storico/Giornalista Michele Topa.
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1/01/2007 |
Nella sezione Biblioteca la recensione del saggio di Massimo Viglione "Le insorgenze" - Rivoluzione&Controrivoluzione in Italia (1792-1815)
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30/12/2006 |
Nella sezione Economia&Società un simpatico e riflessivo pezzo del Dott. Ettore d'Alessandro di Pescolanciano: " I privilegi del Parlamento italiano, retaggio dello Statuto Albertino"
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19/12/2006 |
Un'opera eccezionale a cura di Luigi Gigio Zanon: "Processo a Napoleone".
Napoleone Condannato da un tribunale storico in merito ai gravi e luttuosi fatti che generarono la scomparsa della Repubblica di Venezia. Giustizia è fatta, ora si correggano tutti i mendaci libri di Storia ! |
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23/11/2006 |
Dal Corriere del Mezzogiorno!
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28/11/2006 |
Nella sezione Biblioteca la recensione del bellissimo libro di Dora Liguori "Memento Domine":
MEMENTO DOMINE (Ricordati, o Signore) Le verità negate sulla tragedia del SUD fra Borbone, Savoia e briganti. ( Dora Liguori ) E' difficile descrivere questo libro come "romanzo storico" oppure come "saggio di storia, vera, romanzata", certo è che una volta iniziata la lettura se ne viene catturati. Quando poi la storia d'amore tra Argenzia ed Aldrigo si "intriga" con i reali eventi storici della conquista delle Due Sicilie, ecco che il ritmo narrativo progressivamente si trasforma e si evolve generando alternativamente suspence, curiosità, rabbia e passione per i protagonisti principali nei quali tutti, credo, ad un certo punto desidererebbero immedesimarsi. Domenico Iannantuoni
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19/11/2006 |
Finiamola di definirci i "buoni" d'Europa, e nessuno dei nostri fratelli del Nord venga a lamentarsi delle stragi naziste. Le SS del 1860 e degli anni successivi si chiamarono, almeno per gli abitanti dell'ex Regno delle Due Sicilie, piemontesi. Perciò smettiamo di sbarrare gli occhi, di spalancare all'urlo le bocche, a deprecare violenze altrui in questo e in altri continenti. Ci bastino le nostre, per sentire un solo brivido di pudore. Noi abbiamo saputo fare di più e di peggio. Carlo Alianello BRIGANTAGGIO TOPONOMASTICA E STORIA PATRIA (PROPOSTA DI CAMBIAMENTO DEL NOME AD ALCUNE VIE CITTADINE) Antonio Larocca Questo lavoro è dedicato alle centinaia di migliaia di persone che, nel periodo a cavallo dell'Unità d'Italia, sono state uccise o hanno subito violenze e soprusi, nonchè ai milioni di emigranti meridionali costretti ad abbandonare il suolo italico per fuggire dalle condizioni di estrema povertà e costruirsi un domani più vivibile altrove.
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12/11/06 | Nella sezione Storia ancora un sagacissimo Paolo Granzotto direttore de "Il Giornale" : "Nei ricordi di Mozart una Napoli che non c'è più". pubblicato il 11/11/2006 | ||||||||
6/11/2006 |
Si riporta di seguito il testo integrale dell'intervento tenuto da Luigi Gigio Zanon a Venezia, il 6/11/2006, in occasione della presentazione ufficiale del suo libro già da noi recensito. Il Consiglio Direttivo diell'Associazione Culturale Due Sicilie di Milano (ADSIC) ha conferito a Luigi Gigio Zanon la nomina a Socio Onorario Benemerito. PRESENTAZIONE Questo libro ha una sua singolare storia, ed è frutto di anni di ricerche, di studi, di letture, di consultazioni. A scuola ci hanno insegnato che il cosiddetto risorgimento è stato frutto della volontà degli italiani, prima e di Cavour e Vittorio Emanuele, poi. La retorica risorgimentalistica, invece, è un eclatante falso storico perpetrato ad arte per confondere le idee ai nuovi sudditi di casa Savoia. L’Italia NON è stata unificata! L’Italia, bensì, è stata piemontizzata! Vale solo la pena di ricordare che lo Statuto Albertino del 1848 è stato vigente fino al 1946, e che solo la nuova nostra Costituzione lo ha abrogato. Ma cosa centra con il libro? E’ presto detto. Anch’io, come la maggior parte degli italiani, ci avevo creduto. Avevo creduto nei mille, in Garibaldi, in Cavour, ecc. ecc. E anch’io, come quasi tutti, ero convinto che fosse stata la volontà degli italiani a unificare l’Italia. Ma, spulciando qua e là nei testi – diciamo – proibiti, ossia scritti al di fuori della retorica risorgimentalista, mi sono accorto che non tutto mi quadrava! Così ho voluto approfondire questa nuova visione delle cose. Ho iniziato ad occuparmi di Garibaldi, ed ho scoperto che il cosiddetto “Eroe dei due mondi” era stato anche un negriero e che faceva la tratta degli schiavi dalla Cina all’America del nord per la costruzione della ferrovia transoceanica che stavano costruendo! Ho scoperto che lo sbarco dei mille in Sicilia era stato fatto con la complicità della flotta inglese e con il beneplacito della Francia. Ed il motivo era semplice: queste due potenze volevano un nuovo stato-cuscinetto fra i due opposti schieramenti dell’epoca, ossia l’asse Anglo-franco-piemontese, allargato a tutta la penisola, in contrapposizione all’asse Austro-prussiano! E cosa fecero questi “Mille” una volta sbarcati? Iniziarono con il terrorizzare le popolazioni pacifiche siciliane ed imporre la loro feroce nuova dittatura. Popolazioni, badiamo bene, suddite di un legittimo governo retto dai Borboni! Il paragone dell’occupazione del Quwait da parte dell’Irak nel 1992, che tutto il mondo biasimò fino ad addivenire ad una guerra, regge e specifica l’occupazione dei Mille! Rapportandolo in tempi attuali, si sarebbe mosso il mondo intero per ovviare a questa occupazione, ma invece… a quei tempi si usava così! Potenza delle politica! E mano a mano che questi mille invadevano i territori delle Due Sicilie, spalleggiati dall’esercito piemontese presto intervenuto, commettevano orrendi massacri, commettevano ignobili stupri, saccheggiavano, distruggevano, bruciavano villaggi interi il tutto in nome della nuova unità d’Italia! E quelli che si ribellavano li chiamavano “Briganti”! Quando l’esercito borbonico fu del tutto sconfitto, gli oltre 40mila soldati che si erano arresi furono spediti in prigionia nelle montagne del Piemonte. Uomini del sud che non erano abituati ai climi freddi del nord! Ebbene: di loro non si seppe più nulla! Molti storici, specie meridionali, cercarono di accedere ai nostri giorni negli archivi segreti dell’esercito, a Forte Boccea, ma si sono trovati sempre davanti ad un diniego assoluto! Una interrogazione al Governo da parte del deputato Angelo Manna (interrogazione n. 2-01134 del 25 settembre del 1990) su questa faccenda, il 4 marzo del 1991, n. 597, mise in chiaro e in difficoltà il Governo stesso quando ebbe a dichiarare al Sottosegretario Clemente Mastella: “….Quello che è peggio, signor sottosegretario, è che, lungi dall'aver risposto in maniera neppure evasiva, ella ha prestato la sua voce di pappagallo ad uno stantio e puzzolente copione che, scritto male e stampato peggio, è quello che la solita combriccola dello stato maggiore dell' esercito italiano rabbercia e stiracchia a piacimento da più di un secolo, e da più di un secolo riesce ad imporre finanche ai rappresentanti del Governo dello Stato unitario, perché ad esso possono prestare soltanto la voce, e neppure quella dell'attore: quella del pappagallo. Per carità di greppia? No! Per carità di patria. Certo: l'ufficio storico dello stato maggiore dell'esercito italiano è l'armadio nel quale la setta tricolore conserva e protegge i suoi risorgimentali scheletri infami; conserva e protegge le prove delle sue gloriosità sempre abiette; conserva e protegge le prove che nel 1860 l 'esercito italiano calò a tradimento del Regno di Napoli e si comportò, secondo il naturale dei suoi bersaglieri e carabinieri, da orda barbarica; conserva e protegge le prove che Vittorio Emanuele Il di Savoia, ladro, usurpatore ed assassino - e perciò galantuomo - nonché il suo protobeccaio Benso Camillo, porco di Stato - e perciò statista sommo - ordinarono ai propri sadici macellai di mettere a ferro e a fuoco l'invaso reame libero, indipendente e sovrano e di annetterlo al Piemonte grazie ad un plebiscito che fu una truffa schifosa, combinata da garibaldesi, soldataglia allobrogica e camorra napoletana. L'ufficio dello stato maggiore dell'esercito italiano è l'armadio nel quale l'unificazione tiene sotto chiave il proprio fetore storico: quello dei massacri bestiali, delle profanazioni e dei furti sacri leghi, degli incendi dolosi, delle torture, delle confische abusive, delle collusioni con Tore e Crescienzo (all'anagrafe Salvatore De Crescenzo) e con la sua camorra, degli stupri di fanciulle, delle giustizie sommarie di cafoni miserabili ed inermi, delle prebende e dei privilegi dispensati a traditori, assassini e prostitute, come la famigerata Sangiovannara, De Crescenzo, anch'essa, per l'anagrafe ... Quali studiosi hanno potuto aprire questi armadi infami, signor sottosegretario? I crociati postumi, gli scribacchini diventati cattedratici per aver saputo rinnegare la propria origine e per aver saputo rinunciare alla ricerca della verità storica, per aver dimostrato di saper essere i sacerdoti del sacro fuoco del mendacio. Signor Presidente, per favore, si giri: guardi il pannello alle sue spalle. E' falso, è un falso storico! L'ho detto e ridetto sette anni fa: alle urne, nel Regno di Napoli invaso, si presentò solo 1'1,9 per cento! Come si ebbe, allora, un milione di voti? …” Ecc. ecc. E come non bastasse, iniziai a leggere i libri dei Meridionalisti! Pexo el tacon del buso! Infatti i Veneti temevano i massacri di Bronte, e le trucidazioni e i paesi dati alle fiamme, interi villaggi distrutti e i loro abitanti ammazzati. Non intendevano fare la stessa loro fine! Non intendevano fare, cioè, la stessa fine delle migliaia di soldati prigionieri dell’ ex Regno delle due Sicilie internati nelle province settentrionali e di cui erano scomparse le tracce!!! Scrive, infatti, il legittimista Giacinto De Sivo (Storia delle Due Sicilie dal 1847 al 1861, vol.II, pag.354) riferendosi a loro: “tenevano i Napoletani prigionieri in castelli subalpini, barbaramente, se fradicia paglia, affamati, con panni da estate in crudo inverno! Sì tartassandoli per indurli a pigliar livrea. Sempre rispondevano no: messi in luoghi stretti e umidi, gridavano viva Francesco! Liogati allora a due a due, e mandati in fortilizi lontani, come potevano fuggivano, o a casa o a’ Tedeschi”, cioè nelle province austriache del Veneto e del Trentino. E ancora: Memori di ciò che fece Raffaele Cadorna, cinquantuno anni, volto ascetico sul quale campeggia un naso volitivo, il quale non può non ripensare a quelle truppe piemontesi che aveva comandato cinque anni prima in Abruzzo, guidandole in una lotta terribile contro i briganti che infestavano quelle pIaghe da poco liberate e unite al resto d'Italia. Che cose orribili erano successe in quella campa gna. Agguati, fucilazioni, omicidi, stupri, massacri, cadaveri esposti nelle pubbliche piazze, cittadini passati per capi briganti ammazzati e poi, ripuliti alla meglio, messi in posa accanto ai soldati piemontesi; malattie, fatiche spaventose, il tutto in un crescendo di odio e di terrore, misti a delusione e rabbia per come andavano le cose, per come i sogni di un’altra Italia morivano nei boschi e nelle montagne del Mezzogiorno! (Marco Gioannini e Giulio Massobrio) Alle morti in combattimento si erano aggiunte quelle dovute alla malaria e alle febbri, indotte dalle difficili condizioni ambientali alle quali i soldati settentrionali non erano abituati Il maggior generale Franzini, sul finire del '62, aveva scritto a Napoli un rapporto riservato con cifre terribili: decine di ammalati per compagnia, alcune di queste con non più di dieci individui sani, cinque morti in una settimana nella compagnia di bersaglieri stanziata a Rocca Minarda, per febbri tifoidee e perniciose causate dalle faticose perlustrazioni di quei giorni. Cadorna ricorda purtroppo come spesso le truppe regolari avessero dovuto fare a gara con i briganti in efferatezza, per esempio a Pontelandolfo dove i bersaglieri avevano massacrato la popolazione inerme, vecchi, donne e bambini compresi, tanto da suscitare le ire di Giuseppe Ferrari, che alla Camera ebbe a esclamare che non così si era intesa fare l'Italia. E ancora di più mi addentrai a rileggere la vera Storia del cosiddetto “Rinascimento”, e ne scoprii delle belle! Specialmente sulla annessione del Veneto al regno Sardo-Piemontese e della truffa perpetrata ai danni delle pacifiche popolazioni Venete! E scopersi tutte le falsità che ci avevano inculcato a scuola sul presunto rinascimento, sugli eroi impiccati, sui martiri nostri, ecc. Ma sopratutto su quello che è stato definito l’eroe dei due mondi! Scopersi che aveva perfino fatto la tratta degli schiavi dalla Cina per l’America!! Ma questo è un altro discorso. Finchè giunsi ad avere fra le mani una copia del diario del Commissario Piemontese – Genova Thaon di Revel – incaricato alle trattative per la cessione del Veneto dalla Francia al Piemonte, trovato nella bancarella di libri vecchi in strada nova. Lo lessi e rilessi, e mi accinsi a confutare le sue roboanti dichiarazioni con altri fatti che nel frattempo avevo trovato negli archivi. Una falsità dietro l’altra! La menzogna portata a metodo! E nelle scuole ci avrebbero insegnato tutto ciò? Inaudito! Mi venne anche in mente che Garibaldi si lamentò perché il Veneto non era insorto per cacciare gli austriaci! Ma come poteva pretendere una cosa simile? Si era sì nell’800, ma VivvaDio le notizie circolavano! Direi: forse meglio di adesso! E i Veneti avevano ben appreso come erano stati trattati i “Fratelli” meridionali dai liberatori “fratelli” Piemontesi! Ma anche questa è un’altra storia. Quello che più conta è che dopo due sonore sconfitte subite dai sardopiemontesi, a causa di inique alleanze il Veneto venne ceduto dapprima alla Francia e da questa al regno Sardo, a condizione che il popolo decidesse il futuro assetto del Veneto. Ma nell’ottobre del ’66 il Veneto era già stato occupato dalle truppe del Savoia, ed ancor prima – parliamo agli inizi degli anni ’60 – da emissari piemontesi inviati apposta per sobillare la popolazione! E Napoleone III si è fatto ben bene abbindolare! A meno che… A meno che non vi sia stato un accordo segreto fra lui e suo “fratello” Savoia per il quale, a differenza di tutte le altre nazioni europee, non avrebbe dovuto fare domanda alcuna per ottenere la restituzione delle opere depredate da Napoleone I … E neppure al giorno d’oggi nessun governo italiano si è sognato di chiedere la restituzione! Chissà perché! Non vado oltre per non togliervi la soddisfazione di poter leggere con calma e tranquillità questo libro che, ne sono certo, farà scalpore. Potranno esserci delle inesattezze sulle cifre, ma ciò è dovuto alla mia solita irruenza nel narrare i fatti che mi ha portato a dimenticare di confrontare e spiegare i motivi. Grazie. Luigi Gigio Zanon |
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1/11/2006 | Nella sezione Storia un simpatico compendio storico di Paolo Granzotto direttore de "Il Giornale" : Giuseppe Garibaldi eroe romantico di Dumas. pubblicato il 5/10/2006 | ||||||||
16/10/2006 |
Nella sezione Storia : CUSTOZA, LA BATTAGLIA di Luigi Gigio Zanon.
Il saggio di Zanon è particolarmente interessante. Tutti sappiamo oggi che la battaglia di Custoza, uno dei principali eventi bellici della cosiddetta terza guerra d'indipendenza, fu una drammatica sconfitta dell'esercito piemontese, ormai detto italiano. Una sconfitta liquidata ipocritamente dagli agiografi risorgimentali come "mancata vittoria" . Gigio Zanon ci racconta di questa battaglia da un punto di vista "veneto" , che non coincide certo con quello trito e ritrito degli storiografi ufficiali e prezzolati. Ne esce un quadro assolutamente nuovo, inedito e finalmente ricco di quelle informazioni, anche numeriche, che ci aiutano a capire la portata della tremenda disfatta ed anche il risentimento che per molti decenni fu nutrito dalla nuova classe dirigente savoiarda nei confronti del popolo veneto. |
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14/10/2006 |
Nella sezione Biblioteca la recensione di un interessantissimo libro sulle fosche vicende che hanno caratterizzato l'annessione del Veneto al Piemonte ,ormai Italia, con la definitiva caduta di ogni speranza di rinascita della gloriosa Repubblica di Venezia ...anche qui per colpa di ambigui e prezzolati traditori :
ANNO 1866: LA LIBERTA' PERDUTA di Luigi Gigio Zanon |
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6/10/2006 |
I FRANCOBOLLI DEL REGNO DELLE DUE SICILIE
(...vi fu anche un tempo recente in cui i cittadini del Regno delle Due Sicilie affrancavano le loro lettere con pregiatissimi francobolli, ...durò fino al 1860!) Un prezioso articolo utile ai filatelici e agli appassionati di Storia. Ancora il Prof. ing. Sergio Della Valle ci pregia di un bellissimo articolo sulle serie di francobolli emessi dall0 Stato delle Due Sicilie. Importantissime le sue notazioni tecniche e storiche che validano in modo scientifico il nostro luminoso passato.
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30/09/2006 |
LE MONETE DELLE DUE SICILIE
(...vi fu un tempo recente in cui i cittadini del Regno delle Due Sicilie viaggiavano il Mondo avendo in tasca moneta pregiata...durò fino al 1861) Un prezioso articolo utile ai numismatici e agli appassionati di Storia. All'autore, ing. Sergio Della Valle, va un nostro particolare ringraziamento per aver messo a disposizione della nostra biblioteca, e quindi di tutti i nostri soci e visitatori cibernetici, un'opera tanto esaustiva quanto sintetica ed efficace che ci consente di comprendere rapidamente il sistema monetario duosiciliano, che per molti decenni (oltre 130 anni !) ebbe riconoscimento internazionale ai valori trattati dalle più grandi borse valori del Mondo quali Londra, Parigi, Zurigo, New York, etc.
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24/09/2006 |
DOPO I MERIDIONALI LO STATO ITALIANO CAPITALISTA E NORDISTA ORA VUOLE SFRUTTARE GLI IMMIGRATI ( intervento di Cristiano Vignali), sezione Economia e Società |
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14/09/2006 |
CARI PADANI POTEVATE PENSARCI PRIMA, seconda parte.ovvero "quell'annoiato tiranno" che inventò le grandi opere!( da il Giornale )Ancora una volta il dr Granzotto ci regala una sua perla di saggezza e conoscenza storica,trattando da par suo, i primati e la storia del Regno (delle due Sicilie). E’ un piacere leggerlo.... |
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8/09/2006 |
"Nascere duchessa, vivere principessa, morire regina" ( di Antonio Nicoletta )
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19/07/2006 |
Nella sezione Storia :
( con note sulla battaglia dimenticata di MAIDA, 4/7/1806 )
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14/07/2006 |
Nella sezione Biblioteca, la recensione di " Ero Bambino nel '47" di Antonio Nicoletta.
Antonio Nicoletta è nato a Crotone e vive a Floridia dal 1964. E’ laureato in Chimica ed ha svolto questa professione per circa 30 anni . Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica E’ stato insignito della “Stella al merito del lavoro” (Maestro del lavoro), Cavaliere di Merito nel Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Accademico Ordinario della Pontificia Accademia Tiberina, Accademico Ordinario dell’Academia Gentium “Pro Pace”, Accademico Ordinario dell’Accademia Greci Marino – Accademia del Verbano”. Ha scritto “Xiridia Dilecta” saggio storico-araldico su Floridia – coautore. - “..e furono detti briganti” – cronaca di una conquista - “E furono detti briganti..” – mito e realtà della conquista del sud. -La Cavalleria e gli ordini cavallereschi -Storia dello stemma di Floridia -Presente con poesie in varie antologie: -nel 2005 ha pubblicato la silloge:”Meriggio d’estate” |
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11/05/2006 | In Economia e Società un interessante articolo su uno dei più famosi astronomi delle Due Sicilie Domenico Ragona " Domenico Ragona, un grande astronomo borbonico" | ||||||||
30/04/2006 |
Achille della Ragione ci propone un breve e simpatico racconto per bambini..... |
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11/01/2006 |
Nella sezione Biblioteca, la recensione di " Procida marinara" di Sergio Zazzera; un libro di particolare interesse per gli amanti del mare e della storia della navigazione duosiciliana.
ADSIC ringrazia il Cap. Antonio Ambrosino che ha gentilmente reperito questo interessante testo donandolo alla nostra Biblioteca. |
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23/12/2005 |
ADSIC AUGURA A TUTTI I SUOI SOCI E SIMPATIZZANTI UN SERENO NATALE ED UN FELICE ANNO NUOVO |
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13/12/2005 |
L’Albergo dei poveri diventa dei ricchi! Il Dott. Achille della Ragione ci invia questa "RAGIONEVOLE" provocazione socio-politica e, quale profondo conoscitore della Storia di Napoli, ne approfitta per divulgare alcune importanti notizie tecniche sulla mirabile Opera Pia voluta dal grande ed illuminato Sovrano Carlo III |
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6/12/2005 |
L'articolo che vi proponiamo nella sezione Storia " Mongibello contro Polluce, a chi la colpa del naufragio?" , è veramente straordinario sia per la sua attualità, relativa alle opere di recupero del prezioso carico, sia per il legame storico che ci richiama agli splendori delle Due Sicilie e della sua marina.
Chi lo ha scritto è un addetto ai lavori del tutto particolare possedendo non solo i requisiti oserei dire "dinastici", in qualità di diretto discendente del famoso e omonimo ammiraglio dell'armata di mare delle Due Sicilie, titolato dunque a trar conclusioni sulle questioni marittime, ma anche perchè è tanto appassionato quanto famoso subacqueo notoriamente esperto di relitti, fondali, fauna e tutto ciò che di affascinante racchiude l'abisso marino. Stiamo parlando di Gaetano Cafiero che già abbiamo conosciuto in un precedente e importante pamphlet. Il noto giornalista, che abbiamo l'onore di ospitare nelle nostre pagine web, ha prestato la sua collaborazione a: l'Alfiere, Secolo d'Italia, Gazzetta del Sud, Roma. Giornale di Brescia, Lo specchio, Giornale d'Italia, Settimanale, Notiziario bocconiano, No Limits World, Mondo sommerso, Il Subacqueo, Nautica, Geo, Natura,Oggi, Atlante, Dove, Hds-Italia Notizie. Egli ha anche scritto diversi libri di interesse internazionale quali: Impresa&Stato, Commercio Estero, Il libro del sub, Vita da sub, Il delfino, L'isola della gioventù, Italia mare, Il fondo del mare con Folco Quilici, Relitti, immersioni nella storia, Squali, gli dei del mare, I giganti del mare:storia e storie di balene, orche e delfini, Isole d'Italia, E quando cominciammo a respirare sott'acqua, Luigi Ferraro, un italiano, Dominare gli istinti. ADSIC ringrazia Gaetano Cafiero per il prezioso contributo storico e letterario decisamente importante per il recupero delle verità sul nostro passato. Domenico Iannantuoni |
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1/12/2005 |
Il libro che vi proponiamo " Risorgimento anticattolico " è una vera rarità, risultato di una lunga ricerca che Angela Pellicciari ha portato a compimento con non poche fatiche. Esso trae spunto da "Le Memorie per la Storia dei nostri tempi" del sacerdote Giacomo Margotti, libro reso introvabile non si sa per quale motivo.
Chi conosce l'Autrice, da tempo impegnata in un percorso di revisionismo storico che si accomuna al nostro per molteplici aspetti, etici e deontologici, si aspetti da subito una lettura "controcorrente" della classica storia di regime ma sempre leale e obiettiva. |
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15/11/2006 |
Francesco Paolo Catania (Presidente de "l'Altra Sicilia") ci propone un' importante riflessione sul fenomeno dell' emigrazione ed immigrazione. Questo articolo intitolato " E NOI RESTIAMO A GUARDARE..." esprime, pur nel concetto di massima tolleranza tipica delle popolazioni meridionali, un senso di disagio del tutto nuovo. Un disagio legato soprattutto alla mancanza di reciprocità tra le regole del paese ospitante l'emigrato e quelle del paese dell'emigrante qualora si trovasse nella condizione di ospitante.
Per andare all'articolo, cliccare sulla foto o sul titolo evidenziato, oppure andare direttamente alla Sezione Economia e Società. |
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8/11/2005 |
ADSIC è lieta di proporre ai propri Soci e simpatizzanti cibernetici ( nella sezione Economia&Societa') un "pamphlet" intitolato Italia .Quale&quante gentilmente messo a disposizione della nostra redazione dal suo autore, Gaetano Cafiero, che ringraziamo per il prezioso contributo. Il saggio di tipo tecnico-economico-politico è veramente eccellente e pur essendo datato ( 1996) è da considerarsi assolutamente attuale su tantissime questioni che previste all'epoca della sua scrittura si sono oggi verificate o stanno per verificarsi.Italia. Quale&quante.( Gaetano Cafiero)
Incontri di GAETANO CAFIERO, giornalista napoletano, con PIERO BASSETTI, uomo politico milanese, sulla separatezza in atto, la secessione incombente e la ricetta da lui proposta già tanti anni fa: disarticolare lo Stato per salvaguardare la Nazione. |
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30/10/2005 |
COMUNICATO Per gentile concessione del dott. Ettore d'Alessandro la redazione di ADSIC pubblicherà tra breve, sia in originale sia trascritto, il "Taccuino" di GIOVANNI MARIA d'ALESSANDRO duca DI PESCOLANCIANO , il grande eroe duosiciliano che preferì la povertà ai favori della "corte sabauda" pur di non tradire la promessa di fedeltà verso il suo re Francesco II. ADSIC, ringrazia la Famiglia d'Alessandro per la preziosa documentazione fornitaci, la quale apre nuovi orizzonti di studio su quel periodo molto critico della storia italiana che si concluse poi con la morte violenta di Umberto I. Comunichiamo inoltre che la concessione di pubblicazione sul nostro sito non priverà il dott. Ettore d'Alessandro dei diritti di copyright e pertanto ogni riproduzione dei testi per farne successiva pubblicazione cartacea o cibernetica sarà vietata salvo consenso scritto dell'avente diritto. |
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28/10/2005 |
Nella Sezione Storia abbiamo il piacere di pubblicare un dotto articolo del Prof. Carmelo Bonvegna " Le insorgenze e le radici del popolo italiano". I nostri lettori scopriranno che l'Autore del saggio, che proviene da un' area profondamente cattolica e rimasta ancora ( per il momento) lontana da quel percorso di revisionismo storico a noi ben noto, giunge alle nostre medesime conclusioni sia in merito alla vera storia negata sia al drammatico processo di mistificazione della realtà detto del risorgimento, quale causa primaria dello sbandamento etico,sociale e istituzionale del nostro Paese.
ADSIC ringrazia il Prof. Carmelo Bonvegna per il prezioso contributo storico-letterario. |
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1/10/2005 |
Ciampi dice che Porta Pia è stata… . Ignoranza o mala fede?...........riflessioni, e non solo, di Rita di Roma Rita, da Roma, ci invia un pezzo assolutamente importante legato alla mistificazione della storia. Ella tocca diversi argomenti ma quello che effettivamente è più importante per noi riguarda la questione della cosiddetta "breccia di Porta Pia".Ma quale breccia? Ecco perchè l'Italia va male. Staffelli dovrebbe dare a tutta la schiera dei risorgimentalisti un gigantesco Tapiro d'Oro per l'insieme di menzogne che sono riusciti a cumulare in 145 anni. Tutti i libri di storia ci narrano quell'evento come da figura sottostante e sfido chiunque, anche il presidente della Repubblica a sostenere il contrario!: Invece subito dopo la semplice apertura dei battenti di Porta Pia ,su ordine di Pio IX al fine di evitare inutili spargimenti di sangue, fu scattata una fotografia con i piemontesi in posa per lo storico evento: Come si evince dall'analisi del fotogramma il cumulo di macerie sui quali si sono ben sistemati i famosi liberatori risulta ben lontano dalla Porta incriminata...e la breccia allora dov'è? Poveri scolari di cinque generazioni, scoprire così, di colpo, che la nostra storia si fonda su un cumulo di panzane...è un bel danno biologico, o no!? E poi qualcuno ancora si meraviglia del perchè l'Italia vada a rotoli. Signori miei, iniziamo a smantellare le bugie del passato se vogliamo avere una qualche minima possibilità di recupero nel futuro. Domenico Iannantuoni
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25/09/2005 | Nella Sezione Economia e Società " Il "Polluce" e la carrozza d'oro di Ferdinando II ", di Paolo Granzotto , tratto da "Il Giornale" | ||||||||
20/09/2005 | Nella Sezione Storia abbiamo il piacere di pubblicare una lettera del nostro Antonio Nicoletta (ASBURGO E BORBONE) nella quale egli risponde per le rime ad un sedicente friulano che, purtroppo per lui, dimostrando una notevole ignoranza storica cade nel solito errore del gratuito dileggio del SUD. L'Autore, tra l'altro, sfruttando la sua ormai conosciuta dote di sintesi, fa un rapido riepilogo di alcuni primati scientifici del Regno delle Due Sicilie. | ||||||||
1/08/2005 | Nella sezione Biblioteca presentazione del libro di C.Crescimanno e M. Fusco " RISORGIMENTO : CHI HA PAURA DELLA VERITA' ", il testo contiene anche la lettera"aperta" del Vescono Andrea Gemma al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. | ||||||||
25/07/2005 |
ADSIC è lieta di comunicare la seguente iniziativa della omonimaAssociazione di Gioiosa Jonica:
ASSOCIAZIONE CULTURALE "DUE SICILIE"GIOIOSA JONICA (RC) www.duesiciliegioiosa.org
attività per l’estate 2005
in collaborazione con il Comune di Gioiosa Jonica:
Mercoledì 27 luglio, ore 21,30 – Cortile Scuola Media, Gioiosa Jonica - proiezione del film “BRONTE – Cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato” di Florestano Vancini;
attività in collaborazione con l’Associazione Culturale “Mediterraneo”, che si terranno tutte in Bovalino presso il giardino della stessa Associazione, sito al corso Garibaldi n. 267:
Domenica 31 luglio, ore 21,30 presentazione del romanzo “ ‘O SORECE MORTO” di Nicola Zitara, a cura di Mariolina Spadaro - Sarà presente l’autore;
Dal 1° al 9 agosto, ore 19 – 24 “alla riscoperta della nostra storia” : serie di incontri e dibattiti, proiezione di film ed esposizione di stampe, foto e documenti dall’epoca borbonica all’unità d’Italia ed oltre;
Martedì 2 agosto, ore 21,30 proiezione del film “Li chiamarono briganti” di Pasquale Squitieri, con Enrico Lo Verso, Giorgio Albertazzi, Claudia Cardinale, Carlo Croccolo, Remo Girone, Franco Nero, Lina Sastri;
Martedì 9 agosto, ore 21,30 proiezione del documentario “Uomini e Briganti” di Silvano Vinceti (prodotto da RAI DUE).
SEGRETERIA ASSOCIAZIONE DUE SICILIE Fax n. 1782284791 - telefono n. 340.9021276
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4/07/2005 | Nella sezione Biblioteca presentazione dell'attesissimo libro di Gigi Di Fiore " I VINTI DEL RISORGIMENTO ", anche questo da non perdere! | ||||||||
22/06/2005 | Nella sezione Biblioteca presentazione del bellissimo libro di Fulvio Izzo " I GUERRIGLIERI DI DIO ".....da non perdere! | ||||||||
15/06/2005 |
Maria Cristina di Savoiadi Antonio Nicoletta
Antonio Nicoletta affronta in questo saggio un personaggio che fu importantissimo e per certi versi lo è tutt'oggi, ma allo stesso tempo "scomodo" agli storiografi ufficiali. Tutti sappiamo che Maria Cristina, la Beata, amò profondamente non solo il suo consorte Ferdinando II ma anche e soprattutto il popolo meridionale dal quale fu egualmente ed intensamente corrisposta. Dopo aver dato alla luce il suo primo ed unico figlio, Francesco II, muore raccomandando a Ferdinando di proteggere il frutto del loro amore e di prepararlo al futuro governo del Regno. Sappiamo anche che il trono di Francesco sarà usurpato nel 1860 da Vittorio Emanuele II, nipote di Maria Cristina. Questo fatto, che diede tanta sofferenza a Francesco II, viene sempre glissato dagli storici mentre sui libri istituzionali scolastici è totalmente assente. Antonio Nicoletta vuole quindi riaprire un capitolo importante della storia del risorgimento e lo fa da maestro qual'è, parlando dei fatti di famiglia Borbone e Savoia attraverso la vita straordinaria, per quanto breve, di una tra le più amate regine delle Due Sicilie. Inutile dire che il quadro complessivo che esce dalla rilettura di questo pezzo di storia offusca ancor di più le tanto propagandate gesta dei padri della patria (piemontese) ......... La Redazione di ADSIC ringrazia l'Autore per la gentile concessione alla pubblicazione. |
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8/06/2005 |
Nella sezione Biblioteca, presentazione del libro " LE DUE SICILIE NELLA RESTAURAZIONE" . Un testo del compianto SILVIO VITALE, e di PAOLO PASTORI, NICOLA DEL CORNO, ALDO SERVIDIO, GIUSEPPE CATENACCI.
Eccellente per approfondimenti e compendi. |
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26/05/2005 |
La redazione di ADSIC esprime le più sentite condoglianze per la scomparsa dell'Avv. Silvio Vitale.
Un uomo al quale tutti noi dobbiamo molto per il suo costante e dotto impegno culturale volto alla rinascita del SUD. I suoi numerosi scritti e le sue appassionate conferenze hanno contributo in breve tempo ad un orgoglioso recupero della nostra memoria storica e quindi alla crescita di una nuova coscienza meridionalista necessaria alla valorizzazione della nostra identità. L'eredità che ci lascia è veramente preziosa.
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25/05/2005 |
Nella sezione Economia e Società una interessante risposta di Paolo Granzotto Direttore de il Giornale :
CARI PADANI POTEVATE PENSARCI PRIMA!( da il Giornale, Martedì 24 Maggio 2005) |
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6/05/2005 |
Si avvisano i Signori Soci che è disponibile in "Sala di Lettura" il testo di Giacomo Savarese : LE FINANZE NAPOLETANE E LE FINANZE PIEMONTESI dal 1848 al 1860.
Un testo particolarmente importante per comprendere la genesi del Debito Pubblico italiano! La redazione di ADSIC augura una buona lettura |
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27/04/2005 |
ADSIC è lieta di comunicare ai propri Soci e Simpatizzanti che sono ora disponibili on-line le traduzioni in lingua inglese e tedesca dell'articolo "Maria Sofia di Wittelsbach, l'ultima regina delle Due Sicilie" di Sergio della Valle.
MARIA SOPHIA of WITTELSBACH (The last Queen of the Two Sicilies)MARIA SOPHIE VON WITTELSBACH (Die letzte Königin der Zwei Sizilien)
Per le traduzioni si ringrazia La Dott.ssa Romy Bidassek.
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26/04/2005 |
Si comunica ai Soci ed ai simpatizzanti il seguente INVITO a partecipare al: XXXV INCONTRO TRADIZIONALISTA DI CIVITELLA DEL TRONTO 7-8 MAGGIO 2005 Cade quest’anno il trentacinquesimo anno consecutivo che ci vede presenti nella fortezza di Civitella del Tronto per testimoniare una immutata fedeltà allo spirito che animò un pugno di uomini e donne che nel tragico 1861 resistettero oltre ogni limite alla selvaggia conquista dell’esercito piemontese nonché alla successiva distruzione di leggi, consuetudini e costumi che costituivano la Tradizione dei popoli delle Due Sicilie. Quest’anno, per molteplici ragioni, abbiamo spostato l’Incontro di circa due mesi dalla data canonica e di ciò chiediamo scusa. Ma con l’impegno di sempre intendiamo andare avanti per recuperare la memoria storica che, in oltre un secolo di pensiero dominante, con ogni mezzo si è cercato di cancellare. Allo stato presente avanza un nuovo assolutismo con i suoi schemi rigidi. E’ l’Europa delle banche, delle direttive e dei regolamenti. E’ l’Europa che, nel suo seno, non ammette altri modelli di sviluppo all’infuori del suo. E’ l’Europa che disconosce le radici cristiane. Non è l’Europa dei popoli, ma l’Europa del Popolo Europeo, tutto da inventare. Proprio come accadde duecento anni or sono quando si vollero distruggere i popoli che formavano i regni del continente europeo per costruire il Popolo Nuovo. Vogliamo essere preparati per la nuova sfida ed i temi che sviluppiamo nei nostri Incontri costituiscono lo strumento per essere all’altezza dell’ora presente. Sulla base di questi presupposti, il comitato promotore degli Incontri Tradizionalisti di Civitella del Tronto ha il piacere di invitare la S.V. Ill.ma al XXXV° appuntamento annuale che si terrà nei giorni 7 ed 8 maggio 2005 per sviluppare i temi di cui al presente programma, per ricordati i Martiri della Tradizione e per celebrare la Giornata in ricordo del Soldato Napoletano. All’Incontro sarà presente il prof. Miguel Ayuso, capo della Segreteria Politica di S.A.R. don Sisto Enrico di Borbone-Parma, duca di Arajuez, Reggente della Comunion Tradicionalista. Programma:Sabato 7 maggio –Ore 16,45 presso l’Enoteca dell’Hotel Fortezza - apertura dei lavori e saluto del presidente degli Incontri, prof. Paolo Caucci von Sauchen. Seguirà la presentazione di due pubblicazioni relative alle conferenze svolte lo scorso anno e di una in onore di S.A.R. donna Urraca di Borbone Due Sicilie scritta dal dott. Giovanni Salemi, nonché dei seguenti volumi, di recente pubblicati: “F. Elias de Tejada, Napoli Spagnola, vol. III: Le Spagne Auree“; L’Equatore, a cura di F.M. Di Giovine”; “Silvio Vitale, Lo Stemma del Regno delle Due Sicilie, Origini e storia” “Pino Tosca, Il Cammino della Tradizione ed altri scritti”; “Angelo Insogna, Francesco II, Re di Napoli”.Ore 17,00 inizio delle conferenze sotto la presidenza dell’avv. Silvio Vitale, direttore dell’Alfiere: - Giovanni Turco: Pensare la memoria storica; - Mons. Ignacio Barreiro: La fecondazione artificiale; - Francesco Maurizio Di Giovine: Il contributo dei Carlisti nell’ultima difesa delle Due Sicilie e nella guerra di brigantaggio. Al termine delle conferenze si terrà sul Belvedere di porta Napoli una breve cerimonia per ricordare i caduti Napoletani nel corso dell’assedio del 1860-61. Ore 20,00 cena comunitaria presso il ristorante dell’hotel Fortezza. Al termine della cena e per concluderre la serata, si terrà un ricordo del poeta Napoletano Ferdinando Russo con l’ascolto di alcuni suoi indimenticabili versi unitamente all’ascolto di un repertorio di canzoni napoletane tradizionali. Domenica 21 marzo-Ore 09,30 Concentramento dei convenuti a porta Napoli e corteo verso il monumento a Matteo Wade per deporre una corona in memoria di quanti si immolarono per resistere alle forze della rivoluzione. Prolusione dell’avv. Silvio Vitale. Ore 10,15 Salita alla reale fortezza ed alzabandiera nella piazza d’armi a cura del Raggruppamento Storico Militare “Alfiere Carlo Giordano”. Ore 10,30 Commemorazione del Soldato delle Due Sicilie, presso la Chiesa di San Giacomo, tenuta dal dott. Giovanni Salemi, promotore della manifestazione annuale di Capua in onore dei Caduti Napoletani nella battaglia del Volturno. Ore 11,00 celebrazione della Santa Messa in memoria dei Martiri della Tradizione e dei caduti Napoletani. La S. Messa sarà celebrata da Mons. Ignacio Barreiro, cappellano di Sua Santità. Ore 13,00 Colazione comunitaria a conclusione dell’Incontro presso l’Hotel Zunica.
Per Il Comitato promotore degli Incontri Tradizionalisti di Civitella del TrontoMaurizio Di GiovineSistemazione alberghieraA Civitella del Tronto: Hotel Zunica, Tel. 0861/91319 – fax 0861/918150 Camera singola: €. 40; doppia €. 60; tripla €. 70; quadrupla €. 90 Hotel Fortezza, Tel. 0861/91321 – fax 0861/918221 Camera singola: €. 30; doppia €. 36; tripla €. 45; quadrupla €. 52A Villa Lempa (frazione a 2 km. Da Civitella) Pensione Spiedino d’oro, Tel. 0861/917132, in piazza Prezzo da concordare alla prenotazioneA Ponzano (frazione a 3,5 km. da Civitella) Hotel Ermocolle, Tel. 0861/91120 – fax stesso numero Prezzo da concordare alla prenotazione A Sant’Egidio alla Vibrata (paese a 5 km. da Civitella) Hotel Abruzzo / Marche, Tel. 0861/841841 – fax 0861/842348 Prezzo da concordare alla prenotazione Hotel Concorde, Tel. 0861/842406 – fax stesso numero Prezzo da concordare alla prenotazione Hotel Scacco Rosso, Tel. 0861/843139 Prezzo da concordare alla prenotazione Ad Ancarano (paese a 4 km. da Civitella) Parkhotel, Tel. 0861/87 Prezzo da concordare alla prenotazione Per la cena di sabato all’hotel Fortezza €. 18. *Per il pranzo di domenica all’hotel Zunica €. 25. *Durante il Convegno funzionerà un banco libri curato dall’Editoriale il Giglio |
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22/04/2005 |
E' un vero onore per ADSIC ospitare nel proprio sito il " DIARIO DI UN EROE BORBONICO "un documento di eccezionale valore rimasto fino ad oggi inedito anche per giusta e motivata riservatezza della famiglia d'Alessandro.
Il Dott. Ettore d'Alessandro, pronipote dell'autore del Diario, già noto al nostro pubblico cibernetico per la biografia da lui scritta sul proprio avo Giovanni Maria d'Alessandro duca di Pescolanciano, ci ha messo a disposizione, oltre a preziose stampe dell'epoca, un frammento del taccuino (Diario) particolarmente importante perchè riguardante l'anno 1900......E’ questo un secolo di grandi speranze, ma quali per me ed i miei figli. Scrivo, ancora, con la luce irradiata da questo moccolo di candela. Il nuovo Mondo ha ormai la Luce, l’Energia. Energia per le macchine e li motori delle industrie delli piemontesi. Ivi è ormai segnato il futuro e il progresso economico di questo paese...... E' letteralmente strabiliante come il duca avesse avuto le idee chiare in merito al dramma che avrebbe vissuto il nostro amato SUD!
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20/04/2005 |
Si porta a conoscenza il nostro pubblico cibernetico dell'interessante iniziativa a cura dell'Associazione Culturale Due Sicilie di Gioiosa Jonica
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9/04/2005 | Nella sezione Economia e Società un graffiante articolo di Antonio Nicoletta "Marsala non sarà l'inizio ma la fine". Lettura vivamente sconsigliata ai fedelissimi del risorgimento. | ||||||||
6/04/2005 |
Il Prof. Sergio della Valle ci pregia di un suo breve saggio "Maria Sofia di Wittelsbach, l'ultima regina delle Due Sicilie". L'Autore ci permette così di colmare una lacuna nella nostra biblioteca. Infatti di Maria Sofia se ne parla in tantissimi articoli già on-line ma in modo marginale. Sappiamo anche che a ridosso dell'epopea di Gaeta di Lei si scrisse molto, soprattutto in Francia ed in Germania, e diversi furoni i libri pubblicati, alcuni dei veri e propri bestsellers dell'epoca, che raccontavano dell'eroica quanto sfortunata regina del SUD.
Ci piacerebbe un giorno ospitare in queste nostre pagine una o più di queste opere al fine di poter meglio divulgare al Mondo la vera immagine dell'eroina di Gaeta. L'articolo lo troverete nella sezione "Meraviglie". ADSIC ringrazia il Prof. Sergio della Valle per il prezioso contributo. |
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4/04/2005 |
Abbiamo ricevuto tempo fa, dal Dott. Achille della Ragione, una raccolta di suoi articoli e saggi dal titolo assai avvincente " 50 proposte per Napoli e l'Italia ". In essa sono presenti diverse lettere, di carattere storico, inviate a primarie testate giornalistiche e quasi tutte pubblicate con doveroso commento dei direttori. L'Autore , napoletano verace, non è però uno storico di professione (anche se potrebbe insegnarla, la storia, a pieno titolo) bensì un medico con specializzazione in ginecologia. Egli è noto in Italia per i suoi studi sul controllo delle nascite e sulla sessuologia femminile. E’ autore di decine di lavori scientifici, pubblicati sulle principali riviste mediche italiane e straniere. Ha scritto numerose monografie e libri medici a carattere divulgativo. Ricordiamo: “Moderne metodiche per procurare l’aborto” (1978), “Parliamone col ginecologo” (1982), “Pianeta donna” (1985), “La frigidità e la verginità nella donna”(1992). Maestro di scacchi, è da decenni redattore in riviste del settore e collabora a numerosi periodici e quotidiani, di alcuni dei quali ha curato la pagina culturale. Esperto di storia dell’arte ha pubblicato: “Il secolo d’oro della pittura napoletana”, opera in 10 volumi, sul nostro glorioso Seicento e numerose monografie su dipinti di collezioni private.
Il curriculum evidenzia una poliedricità culturale di tutto riguardo che i lettori di ADSIC potranno confermare attraverso la lettura dei suoi scritti che troveranno di volta in volta collocazione o nella sezione Storia o Economia e Società o Meraviglie. Vi proponiamo come prima lettura una sua breve lettera inviata al giornale il Mattino " La tangenziale di Ferdinando II" , la troverete nella sezione Meraviglie. La redazione di ADSIC ringrazia il Dott. Achille della Ragione per il suo prezioso e proficuo lavoro di valorizzazione del nostro SUD e naturalmente per la gentile concessione alla pubblicazione dei suoi scritti. |
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25/03/2005 |
E' un fatto notorio, diremmo quasi un tormentone, la questione dell'immenso debito pubblico italiano. Se ne parla da sempre eppure non si arriva mai alla radice di questa aberrazione finanziaria che caratterizza nel mondo il nostro bel Paese. Ma siamo seri una volta, ci sarà stato pur un inizio dell'indebitamento, e se c'è stato a quale epoca dobbiamo farlo risalire?
Noi crediamo che questo debito risalga a quelli contratti dal Piemonte per unificare con la violenza la penisola, debito successivamente diventato via via sempre più esorbitante per l'allegra gestione della"vaporiera Italia" come è a tutti noto e ben visibile anche ai giorni nostri..... Vi proponiamo un libro molto interessante "LE FINANZE NAPOLETANE e LE FINANZE PIEMONTESI DAL 1848 AL 1860" di Giacomo Savarese. Il libro è scritto a ridosso dell'unità d'Italia ma Vi anticipiamo che è di una attualità incredibile. |
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13/03/2005 |
MA L'ITALIA E' UN PAESE CIVILE? Ci sono diversi parametri che individuano il livello di civiltà di un Popolo, tra questi vi è il rispetto della persona umana in tutte le sue forme. Noi crediamo che sia una dimostrazione di grande inciviltà mostrare ad un pubblico pagante i poveri resti di una persona che ebbe l'ardire di attentare alla vita di un re . Questo accade ancora oggi in Italia! No, questo non è certo un Paese Civile. Il nostro grande amico e collaboratore, nonchè Socio Onorario di ADSIC, Dott.Antonio Nicoletta, è andato oltre nell'analisi di questo triste fenomeno da baraccone. Egli è convinto infatti che nella vita la cosa più utile per capire, cosa sia giusto o sbagliato, sia quella di fare dei semplici confronti ed allora ci ha confezionato un breve articolo che vi preghiamo di diffondere con il massimo impegno anche al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica nel modo più incisivo possibile, grazie. ADSIC nella Sezione STORIA "MILANO AGESILAO e PASSANNANTE GIOVANNI, DUE ASPIRANTI REGICIDI A CONFRONTO |
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5/03/2005 |
Nella sezione Biblioteca, presentazione de: "IL PRINCIPE DI CANOSA E L'EPISTOLA CONTRO PIETRO COLLETTA" Silvio Vitale Antonio Capece Minutolo, principe di Canosa, uomo politico e vigoroso polemico legittimista, è il maggior esponente delle correnti razionarie avverse alla rivoluzione settario-liberale che va sotto il nome di risorgimento. L'invasione francese del '99 lo vide in un primo tempo sostenitore degli antichi privilegi della Nazione e della Città, poi eccitatore della reazione popolare e contadina, infine congiurato realista. |
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3/03/2005 |
Nella sezione Storia è stato pubblicato un saggio, a cura del Dott. Francesco Morabito, di grande interesse storico/sociale :" LA NORMATIVA SUI CETI DELL'ANTICO REGNO DELLE DUE SICILIE". Scopriamo finalmente il significato di "Don" e "Donna", le motivazioni sulla trasmissiblità del titolo nobiliare in via femminile in caso di mancanza di eredi maschi, il perchè dell'indipendenza dell'Aristocrazia dai voleri del re, come era possibile diventare nobili e perchè lo si diventava, le affinità accademiche con quelle nobiliari...insomma una gran quantità di notizie rare, preziose ed utili. L'immagine del Regno delle Due Sicilie che esce da questo saggio non è certo quella disegnata dagli agiografi del risorgimento triste e retriva ma al contrario viva, pulsante e sicuramente più moderna rispetto a quella degli altri stati preunitari.
ADSIC ringrazia il Dott. Francesco Morabito per il prezioso contributo. |
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28/02/2005 | Nella Sezione Storia un importante articolo di Carmine De Marco "Riscrivere la storia dei 135 anni di unità per fare l'Italia ( ma sulla verità)" del 1995. In calce il compendio agli articoli già pubblicati dello stesso Autore. | ||||||||
20/03/2005 | Nella Sezione Biblioteca presentazione del libro di Gabriele Marzocco " NA VRANCA 'E FETIENTE". Dopo aver letto questo agile e sintetico libro si potrà ben comprendere quale governo fosse veramente "La Negazione di Dio eretta a sistema!" | ||||||||
20/02/2005 |
Nella Sezione Storia una breve riflessione di Luigi Cerritelli : " Duosiciliani, chi siamo e da dove veniamo"
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15/02/2005 |
Nella Sezione Economia e Società si riporta il testo della lettera inviata dal Sindaco di Alessandria del Carretto, Antonio Larocca, al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Il Sindaco Antonio Larocca rompe il secolare silenzio delle istituzioni su un argomento ancora oggi scottante: quello del falso Risorgimento. Ciò che egli scrive al nostro Presidente segna indubbiamente la fine di un oscuro periodo di repressione culturale del Mezzogiorno d'Italia ma anche l'inizio di un nuovo modo di guardare al SUD e alle sue piaghe sociali; non più con rassegnato compatimento e autocolpevolizzazione, bensì con la certezza di volerle guarire attraverso un'azione consapevole, incisiva e determinata di una nuova classe dirigente del Sud. L'Associazione Culturale Due Sicilie di Milano ringrazia il Sindaco Antonio Larocca per quanto ha fatto e sicuramente ancora farà per la rinascita culturale ed economica del nostro Meridione. Domenico Iannantuoni |
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9/02/2005 | Nella Sezione Economia e Società un' interessante riflessione di Giovanni De Crescenzo sul ruolo femminile al top-management visto nelle "due Italie" | ||||||||
2/02/2005 |
COMUNICATO ADSICSi porta a conoscenza dei Soci che è ormai prossimo il convegno di GAETA . Esso rappresenta un momento importante di studio e di riflessione ma è anche occasione preziosa per conoscere tanti amici che, provenendo da tutte le parti d'Italia e del Mondo, si riuniscono per tale evento. Partecipate numerosi!
Gaeta, 12 e 13 febbraio 2005
PROGRAMMA
Sabato, 12 febbraio
Ore 10.30 Visita alle Batterie della Fortezza di Gaeta, con partenza dal Santuario della Montagna Spaccata, a cura dei Guardiaparco della Riviera di Ulisse - Monte Orlando e dell’Associazione Mizar.
HOTEL SERAPO Presidenza del Convegno: Avv. Silvio VITALE, Direttore de L’Alfiere; Avv. Sevi SCAFETTA; Prof. Ulderico NISTICÒ
Ore 15.00 Presentazione della mostra fotografico-documentaria: “Briganti: Eroi o Malfattori” a cura del cap. Alessandro ROMANO
Ore 15.30 Saluti: Sindaco di Gaeta, Cap. Massimo MAGLIOZZI; Assessore alla Cultura di Gaeta, Dr. Alessandro NOVAGA; Delegato per le Province di Latina e Frosinone del S.M.Ordine Costantiniano di San Giorgio, Avv. Franco CIUFO; Presidente dell’Ass. Naz. Ex Allievi Nunziatella, Dr. Giuseppe CATENACCI
Ore 15.45 Avv. Sevi SCAFETTA Il XIII Convegno Tradizionalista della Fedelissima Città di Gaeta Ore 16.00 Dr. Maurizio DI GIOVINE Commemorazione del 150nario della proclamazione del dogma della Immacolata Concezione Ore 16.20 Prof. Ulderico NISTICÒ Il Brigantaggio contro i Napoleonidi Ore 16.40 Prof.ssa Marialba PEZZA Frà Diavolo, tra mito e verità storica Ore 17.00 Dr. Francesco PAPPALARDO Il brigantaggio antiunitario Ore 17.20 Prof. Giuseppe MARTUCCI Il Brigantaggio tra plebisciti e reazioni
Ore 18.30 Tavola Rotonda: Pres. Sen. Riccardo PEDRIZZI, Prof. Gabriele FERGOLA, Ed. Piero GOLIA, Prof. Paolo PASTORI, Dott.ssa Antonella GRIPPO
Domenica, 13 febbraio
SANTUARIO DELLA SS.TRINITÀ ALLA MONTAGNA SPACCATA Ore 10.50 Santa Messa in suffragio del Caduti del 1860/61. Ore 12.00 Cerimonia del lancio a mare della corona di fiori offerta dalla Nunziatella in memoria dei Caduti del 1860- 1861. Rievocazione storica con alzabandiera a cura del Raggruppamento Storico Militare “Alfiere Carlo Giordano” lungo gli spalti ove esisteva la Batteria Transilvania.
°°° La S.V. è invitata ad intervenire
Il pubblico del Convegno potrà usufruire delle seguenti convenzioni: HOTEL SERAPO (Gaeta, tel. 0771 450037, fax 311003) – pernottamento e 1° colazione: singola € 35 – doppia € 56 – tripla € 76 Ristorante ANTICO VICO (Gaeta Medievale, vico del Cavallo, tel. 0771 465116): menu storico € 30 Sia per l’albergo che per il ristorante è indispensabile la prenotazione entro il 10 febbraio 2005
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28/01/2005 |
Nella Sezione Storia si propone un'interessante ricerca su " GIOVANNI MARIA d'ALESSANDRO duca DI PESCOLANCIANO ", un grande eroe duosiciliano che preferì la povertà ai favori della "corte sabauda" pur di non tradire la promessa di fedeltà verso il suo re Francesco II.
La ricerca è del Dott. Ettore d'Alessandro di Pescolanciano. |
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25/01/2005 | Nella Sezione Biblioteca presentazione del libro " L'EQUATORE - Un giornale borbonico documenta l'unificazione italiana"- Introduzione di Maurizio Di Giovine- Editoriale Il Giglio- | ||||||||
23/01/2005 | Nella Sezione Biblioteca presentazione del libro " LA LUNGA MARCIA DEL CARDINALE RUFFO ALLA RICONQUISTA DEL REGNO DI NAPOLI" di Frate Antonino Cimbalo | ||||||||
22/01/2005 |
Comunicato di "PerilSUD" Se ritieni che il recupero della dignità del SUD non sia più riducibile solo a questo :
Se pensi che sia giunto il momento di attivarsi politicamente per trasformare la centenaria QUESTIONE MERIDIONALE in azione utile per l' EQUO SVILUPPO DEL PAESE, allora dovresti passare dalle semplici parole all'azione. collegati a www.perilsud.it ...e collabora anche TU a questo importante progetto! |
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21/01/2005 | Nella sezione "Ricettario" è stata inserita la città di Trecchina ( Basilicata); presentazione a cura del nostro infaticabile gastronauta Francesco Chiappetta. | ||||||||
17/01/2005 |
Si ripropone di seguito il comunicato inviatoci dall'amico Maurizio-G Ruggiero Coordinatore del Movimento Legittimista Sacrum Imperium di Verona e relativo alla nota tematica dei connubi religiosi che fanno tanto parlare oggi. Comunicato stampa Sacrum Imperium Movimento Legittimista Via A. Pisano, 16 - 37131 Verona - Tel. 347/3603084 E-mail: Carraro, flagello di Dio
Verona: domani il Vescovo Carraro va in sinagoga A rinnegare la Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo. Messa latina antica di riparazione dei cattolici tradizionalisti.
Cosa separa ebrei e cristiani? Nulla, a leggere l’ultimo numero di Verona Fedele (16/I/05), il gazzettino diocesano di Verona diretto dal telegenico don Bruno Fasani, che nessuno legge, ma che salmeggia alla storica visita del vescovo di Verona in sinagoga, raccomandando ai cattolici di coprirsi il capo con la chippà, di non portare crocifissi, di non fare segni di croce, in una parola di abiurare alla propria Fede nell’unico Salvatore, come farà il loro Pastore, il saggio vescovo Carraro. Fasani raccomanda altresì di non vestirsi scollacciati (come i parrocchiani sono soliti fare nelle chiese, davanti all’Eucarestia, cioè innanzi a Dio ivi presente) mentre il rabbino Piattelli sfrutta lo spirito di autodemolizione del foglio diocesano, scioccamente concessogli dal direttore, per attaccare la Chiesa. Fasani però ha ragione. Infatti, salvo la Fede in un’inezia com’è quella nella Divinità di Gesù Cristo, che ha proclamato che solo chi crederà in Lui e osserverà la Sua legge sarà salvo; eccettuato il Nuovo Testamento, venuto a completare il Vecchio e del quale il Vecchio non era che un’ombra; esclusa la teologia della sostituzione per cui la Chiesa riferisce a sé le promesse dell’antico Israele; messa da parte la bazzeccola del deicidio e del dogma che fuori della Chiesa non c’è salvezza; salvi gl’insulti che il Talmud, vero parametro della fede giudaica (altro che “la Bibbia riferimento comune”!) riserva a Cristo, alla Madonna e ai cristiani; ignorate le persecuzioni scatenate contro la Chiesa nascente dalla sinagoga gelosa e durante l’età moderna dalle filiazioni del giudaismo, come la massoneria; insomma tolte alcune decine di migliaia di buone ragioni, inclusa la profezia di San Paolo sulla conversione del popolo ebreo alla fine dei tempi, è la paccottiglia vaticanosecondista ad accomunare conciliari e israeliti. Quella paccottiglia che ha sprofondato la Chiesa Cattolica nella più grande crisi della sua storia bimillenaria. Anziché richiamare i giudei alla indispensabilità di credere in Gesù Cristo per salvarsi, Carraro va in sinagoga a confermare nella sua incredulità l’olivo sradicato, sul quale ormai si è innestata la Chiesa, secondo San Paolo. E scandalizza per di più i buoni cristiani. Così, dopo la “messa” da Circo Barnum per immigrati danzanti e rockettari nella Cattedrale di Verona, il giorno dell’Epifania; dopo l’incontro interreligioso del 9 gennaio alla Gran Guardia con buddisti, ebrei e islamici, per raccogliere fondi per un progetto terzomondista della nuova religione indiana di Ananda Marga, il carnevale vaticanosecondista del vescovo Carraro e della Curia di Verona prosegue verso il suo naturale e pirotecnico trionfo: la sfilata dei carri del venerdì gnocolar, che incoronerà il Papà del Gnoco 2005. Per riparare all’atto di spirituale circoncisione di Carraro, dei Fasani e di altri mercanteggiatori della vera Fede e per stornare i castighi che sempre l’apostasia attira sugli artefici, sulla diocesi e sulla comunità intera, i cattolici tradizionalisti di Sacrum Imperium organizzano, in concomitanza con il triste evento della Canossa del Vescovo in ginocchio dai rabbini, una Santa Messa in lingua latina e in rito romano antico, che avrà luogo domenica 16 gennaio 2005, presso la sala di Via Selinunte 11, a Verona, alle ore 18.30. Il Coordinatore Maurizio-G. Ruggiero Verona, 15 gennaio 2005 |
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13/01/2005 |
ADSIC E' LIETA DI PRESENTARE LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL SAGGIO STORICO: IL RUOLO DELLA GRAN BRETAGNA NELLA CADUTA DEL REGNO DELLE DUE SICILIE di Martin Kohler( Traduzione italiana a cura di Alessandra Saile e Marika Aureoli) Tempo fa domadai al Tenente Kohler come mai un cittadino tedesco si fosse appassionato alla storia delle Due Sicilie al punto di renderla argomento principale del proprio corso di studi. In primis mi rispose che aveva avuto la fortuna di fidanzarsi con una ragazza del nostro Sud, precisamente di Ischia, e che da ciò naturalmente nacque l'interesse per questo argomento...ma subito dopo aggiunse una considerazione assolutamente importante che cerco di sintetizzare: " Forse per voi italiani è difficile capire che la differenza tra il Nord ed il Sud dell'Italia non è una condizione naturale. Per uno straniero invece risulta subito evidente che il degrado del SUD è stato causato da interventi esterni......" Chi tra i nostri lettori vorrà ora dedicare un po' di tempo alla lettura di questo eccellente lavoro si renderà conto immediatamente che Martin Kohler è stato in grado di sintetizzare in meno di sessanta pagine non solo i veri motivi per cui il Regno delle Due Sicilie fu conquistato e quindi forzatamente annesso al nascente Regno d'Italia come colonia da sfruttare, ma addirittura è riuscito a descrivere ,avvalendosi di inoppugnabili documenti presentati nel dovuto senso cronologico, tutta l'architettura del complotto anglo-franco-piemontese. L'immagine che Martin Kohler rende del Regno delle Due Sicilie non è però di tipo perdente, semmai solo sofferente. Lo stesso Ferdinando II di Borbone resta pienamente scagionato da tutte le diffamazioni che ancora oggi accompagnano la sua evocazione da parte di certa stampa prezzolata e bugiarda. Anzi egli ne esce rafforzato moralmente e politicamente al punto di svrastare di molto i piccoli personaggi del risorgimento che invece stracolmano con le loro immagini i libri di storia, le vie e piazze d'Italia. Con la prematura morte di Ferdinando II scompare quindi dalla scena politica europea l'unico vero italiano che sia stato in grado di sostenere a testa alta e per quasi trent'anni un ciclopico scontro politico/economico e morale contro la più grande potenza del mondo. ADSIC esprime i più vivi complimenti al Tenente Martin Kohler e lo ringrazia profondamente. Domenico Iannantuoni |
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13/01/2005 |
ADSIC è lieta di comunicare che per tutto l'anno 2005 , il noto Tour Operator " CARUSO&GRASSI" ha accordato alla nostra Associazione Culturale Due Sicilie di Milano, ovvero ai propri associati lo sconto del 10% su Agriturismi, Hotels, Case Vacanza, Appartamenti, Bed&Breakfast e tutte le strutture e le offerte pubblicate sul sito sotto riportato. vedi Sezione Agevolazioni e sconti Caruso&Grassi |
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7/1/2005 |
Nella sezione Biblioteca " QUANDO SATANA FIRMA LA STORIA". Tra lager e colonie, l'epitaffio anticristiano d'Italia dal nome Risorgimento ( parte seconda )- con processo a Garibaldi: critica della Sentenza alla luce dell'eresia liberale anglicana.
Un'opera di Don Giuliano Lilli
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