Associazione Culturale Due Sicile – Sede di Milano
21 mar
On.le Dott. Michele Iorio
presidente.iorio@regione.molise.it
Sig. Presidente,
in questi giorni, ai giovani studenti molisani, sotto il Patrocinio della Regione Molise, viene distribuito un opuscolo contenente lo Statuto Albertino e la Costituzione Italiana.
La finalità dovrebbe essere quella di evidenziare la continuità “unitaria” delle due Carte.
Si tratta di un’operazione improponibile stante la radicale conflittualità fra l’una e l’altra.
Lo Statuto Albertino era la Costituzione dello Stato Sardo-Piemontese che fu imposta alle popolazioni meridionali col preciso e dichiarato scopo di formalizzare l’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna. L’annessione e non l’unità!, come del resto bene evidenziato nel modulo del falso plebiscito del ’60.
Dal 17 marzo del 1861 al 22 dicembre del 1947, la già precaria e problematica unità d’Italia fu marchiata da questo atto di sfregio alla dignità dei vinti popoli meridionali. (continua…)
19 feb
di Ettore d’Alessandro di Pescolanciano
La storiografia liberal-crociana ha tramandato un modello preconcettuale di storia Patria, spesso lontano da scomode verità sui fatti realmente accaduti nel regno di Napoli. E’ pregiudizio che le congiure napoletane, di fine settecento, contro il legittimo sovrano Borbone trovarono il sostegno di determinate classi sociali dominanti o emergenti. Difatti, si è consolidata con gli storici risorgimentali l’idea che la repubblica partenopea fu voluta da una elite aristocratica anti-monarchica, quantunque vi è testimonianza accertata di molti nobili del regno rimasti fedeli al proprio sovrano, in quel contesto di eventi. Analogamente si è ritenuto che la cultura illuministica e filo-giacobina attecchì tra tutti gli (continua…)
26 dic
XLI INCONTRO TRADIZIONALISTA DI
26 set
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Riportiamo un interessante articolo tratto da “Il Sole 24 Ore Sud”, pubblicato Mercoledì 22 Settembre 2010 da Gennaro Grimolizzi.
24 lug
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Riportiamo un interessante articolo di Granzotto, pubblicato su Il Giornale venerdì 28 Maggio 2010.
9 mag
Riportiamo un interessante articolo di Francesco Romano pubblicato il 4 Maggio 2010 su “La Gazzetta del Mezzogiorno”.
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2 apr
Riportiamo un interessante articolo di Lino Patruno edito su “La Gazzetta del Mezzogiorno” il 5 febbraio 2010.
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2 mar
Riportiamo un interessante articolo pubblicato da “La Gazzetta del Mezzogiorno”.
14 gen
Riportiamo di seguito un particolare articolo redatto dal Dott. Gianfranco Nassisi, cultore si può dire da sempre della vera storia del SUD, attivo revisionista e soprattutto attentissimo ”osservatore stampa”. A lui infatti dobbiamo riconoscergli il merito di aver segnalato nel corso degli anni una quantità, per fortuna crescente nel tempo, di articoli, interventi o anche programmi televisivi riguardanti la nostra vera storia risorgimentale e quindi a riscatto della dignità del nostro Sud.
La sua passione lo ha spinto anche a cimentarsi come relatore/insegnante presso le scuole superiori e a quanto pare con grande successo.
Ringraziamo tutti il Dott. Nassisi per questo suo impegno che, ne siamo certi, ha consentito di accelerare con concretezza i tempi del riscatto del SUD.
Domenico Iannantuoni
L’altra Storia entra in classe
di Gianfranco Nassisi
Voglio raccontarvi una mia esperienza che si rinnova ormai da diversi anni con cadenza biennale.
Ho il grande privilegio di essere annoverato tra gli amici di una Professoressa di Lettere delle Scuole Medie, che ogni due anni, appunto, quando il suo programma di Storia arriva al risorgimento, mi invita a tenere una chiacchierata con i suoi allievi.
Anche quest’anno il “rituale” si è ripetuto, peraltro in un giorno in cui in quella Scuola si teneva Assemblea Sindacale degli Insegnanti e pertanto tutti gli altri studenti erano potuti uscire ben prima dell’orario previsto; i ragazzi di quella Terza Media, invece, hanno preferito restare in classe a chiacchierare con me per ben tre ore, seguendo le mie spiegazioni con interesse ed anzi incalzandomi con domande pertinenti, riguardo alle divergenze tra quello che gli andavo dicendo io e le nozioni che avevano appreso dai libri, interrotti solo dal suono della campana della fine delle lezioni che imponeva a tutti di lasciare la scuola.
Abbiamo parlato dei primati dell’Antico Regno, della situazione economica, di quella scolastica e sanitaria, delle industrie e i ragazzi erano increduli, ma alla fine convinti, di quello che andavano sentendo.
Uno di loro è stato incaricato di immortalare la mattinata e, come si può vedere, erano tutti (insegnante compresa) attenti a seguire i miei ragionamenti, nonostante un sole splendente invitasse ad andare a spasso per le vie della città.
Ma loro, no! Impavidi, hanno seguito tutte le argomentazioni, tanto che alla fine la professoressa (“per evitare che creassi tanti piccoli borbonici”) ha dovuto “per contratto” mitigare un po’ le mie affermazioni (peraltro, credo, con poca convinzione, altrimenti non continuerebbe ad invitarmi, gutta cavat lapidem…): ma un altro dato incontrovertibile è venuto nei giorni successivi da una libreria che si trova di fronte alla Scuola, che ha registrato un incremento della vendita di alcuni libri “revisionisti” che mi sono permesso di suggerire ai ragazzi.
La chiacchierata, si è conclusa con il consiglio rivolta ai ragazzi di proporre, per le gite di istruzione, le località della nostra Patria più significative per la nostra storia: Napoli, in primis, e poi Caserta con San Leucio, Pontelandolfo e Casalduni, Bitonto, Civitella del Tronto, limitando il raggio d’azione alle mete raggiungibili nelle gite d’istruzione delle Scuole Medie.
Ovviamente, non ho dimenticato di suggerire, laddove si fossero trovati per altri motivi in Piemonte (magari a far visita a parenti emigrati), di visitare il Lager di Fenestrelle, di cui non ho mancato, ovviamente, di sottolineare le similitudini con i Lager Nazisti.
Gianfranco Nassisi
8 gen