Associazione Culturale Due Sicile – Sede di Milano
21 ott
Federico I, detto il Barbarossa
Recensione di Francesco Antonio Schiraldi
Cinema e storia, uniti dalla stessa forza evocativa del racconto, sono i protagonisti di un affresco che diremmo sfumato, dai contorni talvolta non chiari.
“Ogni racconto”, dice oggi la critica più accurata, “è una forma di organizzazione retorica, con una soggettività incancellabile. E questo vale a maggior ragione nell’arte”.
Il cinema, quindi, non può esso stesso sfuggire alla tentazione di sovrapporre alla fedele narrazione storica un punto di vista particolare. Tutto poi si complica se si prende a soggetto un evento medievale. Spiega l’annalista e docente Raffaele Licinio: “Il Medioevo non è un’età della storia. E’ un prodotto culturale e, come tale, è soggetto a continue distorsioni prospettiche. Il cinema non rappresenta il Medioevo, (continua…)
22 set
Riportiamo di seguito un interessantissimo articolo di Achille della Ragione già pubblicato sulla stampa cartacea napoletana poco prima dell’attesa ricorrenza della liquefazione del Sangue di S. Gennaro. Il dott. della Ragione, medico, pone la questione del miracolo in modo molto serio ed eticamente irreprensibile, al contrario di tanti suoi colleghi che spacciandosi per scienziati e nonostante spesso ricoprano cariche ufficiali in importanti istituti di ricerca, riducono questo delicato argomento ad un semplice fenomeno per lo più folkloristico…forse perchè fenomeno tipicamente napoletano?! La redazione di ADSIC ringrazia il dott. della Ragione per questo contributo.
Napoli capitale mondiale delle reliquie
di Achille della Ragione
Nell’imminenza del biannuale prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro, conservato in due ampolline nella Cappella del Tesoro del Duomo, previsto per il 19 settembre, onomastico del venerato martire, vogliamo rammentare i risultati di alcune nostre ricerche, parzialmente già pubblicati, sulla presenza all’ombra del Vesuvio di un numero stupefacente di grumi di sangue, più o meno miracolosi, che va incontro a cadenze stabilite al fenomeno dello scioglimento, per tornare poi allo stato solido.
Napoli è da oltre cinquecento anni capitale mondiale delle reliquie, in particolare custodisce circa duecento ampolle (continua…)
22 giu
INCONTRI TRADIZIONALISTI
DI
CIVITELLA DEL TRONTO (A TRIESTE)
Il comitato promotore degli Incontri Tradizionalisti di Civitella del Tronto a nome della Comunión Tradicionalista e del Consejo de Estudios Hispánicos “Felipe II”, ha il piacere di invitare la S.V. Ill.ma all’atto commemorativo nel centenario della morte di S. M. C. il Re Carlo di Borbone e Austria-Este, Carlo VII, che si terrà a Trieste Venerdì 17 luglio 2009 come da programma di seguito dettagliato, alla presenza di S.A.R. don Sisto Enrico di Borbone.
Programma
Ore 16,00 Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich: Convegno di Studi su IL CARLISMO SPAGNOLO E I SUOI RAPPORTI CON TRIESTE, organizzato dal Consejo de Estudios Hispánicos “Felipe II” in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste. (continua…)
6 giu
di Francesco Antonio Schiraldi
Fotografia di Carlo di Borbone (1811-1862) e Penelope Smith (1826-1882)
In questi travagliatissimi tempi di tempeste finanziarie e patemi d’animo dell’economia internazionale, capita singolarmente a noi italiani, come sempre stravaganti in tutto, di trovarci inopinatamente al centro di un vortice inarrestabile di pettegolezzo e congetture scandalistiche che avvolgono il vertice delle nostre istituzioni. Mentre l’occidente s’interroga sulle possibili soluzioni della crisi in atto, la Penisola domanda angosciata dove sfocierà il turbine familiare e di lusinghe femminili che impegna strenuamente l’apice della nostra amministrazione.
All’interno, con opportuna manipolazione di stampa e reti televisive, si riesce a mettere la sordina alle voci e alle insinuazioni più penetranti, mentre all’estero, naturalmente, i commenti sono più liberi e autentici e non ci vedono davvero far bella figura, stante la notorietà pubblica del galante attempato protagonista del gossip internazionale.
In questa ottica di liaison fittiziamente sentimentale, coinvolgente personaggi simbolo dello Stato, è possibile rinvenire augusti antecedenti perfino nella morigeratissima conduzione del pubblico e privato seguita da Ferdinando II di Borbone: (continua…)
29 apr
A contraddire uno storicismo ufficiale, come ben sappiamo, che dipinge la Napoli di Ferdinando II di Borbone in forme tutt’altro che piacevoli e di favore per la dinastia alla guida del Regno, la realtà storica, se accuratamente scrutata, ci dà un’immagine molto diversa delle trascorse vicende delle Due Sicilie.
C’è chi si spinge, con piena cognizione di causa derivante dalla profondità di studioso, ad affermare che: “Con ogni probabilità, senza interferenze straniere, il Regno sarebbe stato un’oasi appagata e prospera… (continua…)
18 apr
da il Giornale del 17/aprile/2009 (Granzotto)
Lettera di Gennaro De Crescenzo
Anche in occasione dei frequenti terremoti che colpirono il Regno delle Due Sicilie, i Borbone dimostrarono buone capacità di governo e operarono scelte utili che ancora oggi si potrebbero definire all’avanguardia. Di fatto si trattava della prima legislazione antisismica in Italia. Riportiamo solo qualche esempio. (continua…)
29 mar
9 mar
Maurizio Di Giovine comunica:
Con l’aiuto di Dio, ci accingiamo a salire per il trentanovesimo anno consecutivo la rocca di Civitella del Tronto per incontrarci in una terra che è per noi sacra perché bagnata dal sangue di uomini, donne, fanciulli e soldati i quali respinsero (continua…)
15 feb
tratto dal giornale il Frizzo 4/01/2009 (Quarta Parte)BibliografiaDelibere dell’Università di Lucera 1815-1860. Biblioteca comunale di Lucera – “Due Sicilie, 1830-1880” – Antonio Pagano, Capone Editore – 2002).“Storia, società e briganti nel Risorgimento italiano” – Ottavio Rossani, Pianeta Libri Editore – 2002.e. Lucera e la “Cultura” ormai dimenticata. 1815-1860. Lucera, Regno delle Due Sicilie: il trionfo dei Borbone
Istituzione della “Scuola di Agricoltura”
«…in questo medesimo comune trovasi sin dal 1818 installata una carica di agraria».
Nel 1820 viene proposto un «…Rettore per la Scuola di Agricoltura a solo titolo onorifico e per poter incrementare un servizio allo stato nel ramo della Pubblica Istruzione». Con Real Decreto dell’11 settembre 1834 la cattedra viene occupata da Prof. Gennaro Galani «…che trovasi anche munito della licenza nelle scienze fisiche e matematiche» per insegnare agraria e geometria. Nel 1842 viene costruito un “Giardino Botanico” nel «…giardino attiguo al palazzo comunale che debba servire per gli alunni della Cattedra di Agricoltura teorica e pratica sotto la direzione del Prof. Galani».
Istituzione presso la Cattedrale di Lucera di una “Scuola di Canto” e di una “Scuola di musica”
Nel 1826 il Decurionato istituisce presso la Cattedrale di Lucera una “Scuola di Canto” gratuita della durata di 4 anni affidata al “Maestro di cappella” Enrico Pastore con contributo di ducati 140 ed un “Corso di Musica”, anch’esso gratuito, affidato al “Maestro di violino” Rocco Paradies per l’istruzione di 4 strumenti con contributo di ducati 90 (questo tipo di attività rientrava nella “Scuola delle Belle Arti”).
Istituzione (1835) della cattedra di diritto e proceduta penale; nel 1819 era stata istituita quella di diritto e procedura civile
Nel 1835 viene chiesta ed ottenuta l’istituzione della cattedra di diritto e procedura penale; in precedenza, nel 1819, era stata ottenuta quella di diritto e proceduta civile, 17 nov.1835, «…che fra i tratti della Sovrana Clemenza di cui S.M. ha sempre fatto dono alla città (continua…)
7 feb
tratto dal giornale il Frizzo 4/01/2009 (Terza Parte)BibliografiaDelibere dell’Università di Lucera 1815-1860. Biblioteca comunale di Lucera – “Due Sicilie, 1830-1880” – Antonio Pagano, Capone Editore – 2002).“Storia, società e briganti nel Risorgimento italiano” – Ottavio Rossani, Pianeta Libri Editore – 2002.e. Lucera e la “Cultura” ormai dimenticata. 1815-1860. Lucera, Regno delle Due Sicilie: il trionfo dei Borbone
Pubblica Istruzione
Il 3 aprile del 1817 l’Intendente della Provincia chiede «…di sistemarsi l’istituzione delle fanciulle anche la fortunata occasione di essere giunte in città due maestre, una romana ed un’altra senese».
Parimenti con una lettera del 6 maggio 1817 l’intendente chiede «…di essere subito informato se le scuole sono in attività, se vi siano buoni maestri, e se vi sia concorso di alunni in conformità al Regolamento del 1° maggio del 1816 e che secondo l’art. 12 di detto Regolamento iscritto nel Giornale d’Intendente n. 68 i Decurionati sono chiamati a sorvegliare il profitto degli alunni, e rapportare anche i disguidi che ne avessero luogo. Il Decurionato su tal proposta ha creduto proprio di risolvere come ha risoluto, e deliberando di creare (continua…)