ADSIC

Associazione Culturale Due Sicile – Sede di Milano

Archivio del 2010

XLI INCONTRO TRADIZIONALISTA DI

 CIVITELLA DEL TRONTO
 26 – 27 MARZO 2011
 
 
 
Comunichiamo a tutti i fedeli amici che il 41° Incontro Tradizionalista di Civitella del Tronto si terrà nei giorni di Sabato 19 e domenica 20 marzo come da programma di prossima diramazione.
 
Augurando a tutti Voi un Santo Natale ed un felice 2011 nella pace del Signore, invio a tutti il più cordiale saluto
 
 
                           Per Il Comitato promotore degli Incontri Tradizionalisti di Civitella del Tronto
Francesco  Maurizio Di Giovine
Cavaliere dell’Ordine de la Legitimidad Proscrita
 

 

  (Per informazioni 338/3982526 )
 

Riportiamo di seguito l’elogio funebre di Giovanni d’Alessandro duca di Pescolanciano, recentemente scomparso ed  il cui figlio Ettore ci ha fatto gentilmente pervenire per poterlo pubblicare. Noi di ADSIC vogliamo aggiungere a questo elogio  che il contributo di Don Giovanni è andato ben oltre i suoi meriti civili, militari e sociali. Egli infatti, pur tra enormi difficoltà, spesso artatamente create dalle classi dirigenti filosabaude prima e repubblicane dopo, ha sempre mantenuto alto l’onore di appartenenza al SUD. Il suo mecenatesco contributo al recupero di una infinità di preziosi documenti, coadiuvato in questo nei tempi più recenti dalla pervicace opera di ricerca del figlio Ettore, ha consentito di realizzare una vasta biblioteca e collezione di reperti delle Due Sicilie che ricostruiscono in modo preciso eventi storici  altrimenti destinati al perenne oblio.

Nelle pagine di ADSIC voi lettori troverete molti articoli a firma di Ettore d’Alessandro arricchiti da fotografie e stampe inedite, bolle della Real Casa, certificati onciari, fedi di credito, bandi di guerra e di resistenza armata all’invasore piemontese, atti civili e militari e quindi  brani preziosissimi del diario del nonno di Don Giovanni, coevo dei fatti risorgimentali vissuti in difesa della dinastia borbonica sì, ma soprattutto per l’autonomia dello Stato delle Due Sicilie. Questo preziosissimo patrimonio documentale, che oggi è a disposizione di studiosi e ricercatori, è un’eredità importante che Don Giovanni lascia a tutti noi.

I d’Alessandro, dalla caduta delle Due Sicilie ad oggi, sono sempre rimasti fedeli alle loro Armi ed alla loro Storia scegliendo l’ esilio e la decadenza  pur di mantenere la parola data e sulla torre più alta del castello dei duchi di  Pescolanciano la bandiera delle Due Sicilie non ha mai smesso di garrire al vento. Grazie Don Giovanni! 

Domenico Iannantuoni (ADSIC)

In ricordo di Don Giovanni

Ricordare la figura di Don Giovanni,13° duca di Pescolanciano, è voler parlare di quel mondo di valori civili, cristiani ed umani nonché dei sani ideali della nostra società pre e post-bellica,ormai lontana nel tempo.
Giovannino, in famiglia Nino, prese il nome dall’illustre duca Giovanni Maria d’Alessandro di Pescolanciano, fedele gentiluomo di Camera di S.M. e combattente per la destituita monarchia borbonica. Ebbe i suoi natali nella Napoli dei Russo,della Serao e dei Murolo, ove assaporò negli anni giovanili i riflussi nostalgici ed ottimistici del periodo della Belle Epoque. Studente (continua…)

No, il risorgimento non è quello che De Amicis ci racconta nel libro "Cuore"! Parola di Francesco, scuola elementare San Ferdinando, Napoli- AD 1866

Qualche giorno fa il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, come gli capita spesso in questi mesi, fa discorsi con riferimenti espliciti al Risorgimento, non mancando di incensarlo in continuazione. Mi ha colpito una sua frase, “dobbiamo liberare l’unità d’Italia dal revisionismo”. Napolitano non poteva essere così esplicito e preciso. (continua…)

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Riportiamo un interessante articolo tratto da “Il Sole 24 Ore Sud”, pubblicato Mercoledì 22 Settembre 2010 da Gennaro Grimolizzi.

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Riportiamo un interessante articolo di Granzotto, pubblicato su Il Giornale venerdì 28 Maggio 2010.

Sud, legge con un solo articolo

Riportiamo fedelmente questo interessante articolo di Patruno pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno.

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Riportiamo un interessante articolo di Francesco Romano pubblicato il 4 Maggio 2010 su “La Gazzetta del Mezzogiorno”.

(Clicca sull’immagine per ingrandire)

La secessione la faccia il Sud

Riportiamo un interessante articolo di Lino Patruno edito su “La Gazzetta del Mezzogiorno” il 5 febbraio 2010.

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Riportiamo un interessante articolo pubblicato da “La Gazzetta del Mezzogiorno”.

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L’Altra Storia entra in classe

Il Prof. Nassisi impartisce una lezione di Storia

Il Prof. Nassisi impartisce una lezione di Storia

Riportiamo di seguito un particolare articolo redatto dal Dott. Gianfranco Nassisi, cultore si può dire da sempre della vera storia del SUD, attivo revisionista e soprattutto attentissimo ”osservatore stampa”.  A lui infatti dobbiamo riconoscergli il merito di aver segnalato nel corso degli anni una quantità, per fortuna crescente nel tempo, di articoli, interventi o anche programmi televisivi riguardanti la nostra vera storia risorgimentale e quindi a riscatto della dignità del nostro Sud.

La sua passione lo ha spinto anche a cimentarsi come relatore/insegnante presso le scuole superiori e a quanto pare con grande successo.

Ringraziamo tutti il Dott. Nassisi per questo suo impegno che, ne siamo certi, ha consentito di accelerare con concretezza i tempi del riscatto del SUD.

Domenico Iannantuoni      

L’altra Storia entra in classe

di Gianfranco Nassisi

Voglio raccontarvi una mia esperienza che si rinnova ormai da diversi anni con cadenza biennale.
Ho il grande privilegio di essere annoverato tra gli amici di una Professoressa di Lettere delle Scuole Medie, che ogni due anni, appunto, quando il suo programma di Storia arriva al risorgimento, mi invita a tenere una chiacchierata con i suoi allievi.
Anche quest’anno il “rituale” si è ripetuto, peraltro in un giorno in cui in quella Scuola si teneva Assemblea Sindacale degli Insegnanti e pertanto tutti gli altri studenti erano potuti uscire ben prima dell’orario previsto; i ragazzi di quella Terza Media, invece, hanno preferito restare in classe a chiacchierare con me per ben tre ore, seguendo le mie spiegazioni con interesse ed anzi incalzandomi con domande pertinenti, riguardo alle divergenze tra quello che gli andavo dicendo io e le nozioni che avevano appreso dai libri, interrotti solo dal suono della campana della fine delle lezioni che imponeva a tutti di lasciare la scuola.
Abbiamo parlato dei primati dell’Antico Regno, della situazione economica, di quella scolastica e sanitaria, delle industrie e i ragazzi erano increduli, ma alla fine convinti, di quello che andavano sentendo.
Uno di loro è stato incaricato di immortalare la mattinata e, come si può vedere, erano tutti (insegnante compresa) attenti a seguire i miei ragionamenti, nonostante un sole splendente invitasse ad andare a spasso per le vie della città.
Ma loro, no! Impavidi, hanno seguito tutte le argomentazioni, tanto che alla fine la professoressa (“per evitare che creassi tanti piccoli borbonici”) ha dovuto “per contratto” mitigare un po’ le mie affermazioni (peraltro, credo, con poca convinzione, altrimenti non continuerebbe ad invitarmi, gutta cavat lapidem…): ma un altro dato incontrovertibile è venuto nei giorni successivi da una libreria che si trova di fronte alla Scuola, che ha registrato un incremento della vendita di alcuni libri “revisionisti” che mi sono permesso di suggerire ai ragazzi.
La chiacchierata, si è conclusa con il consiglio rivolta ai ragazzi di proporre, per le gite di istruzione, le località della nostra Patria più significative per la nostra storia: Napoli, in primis, e poi Caserta con San Leucio, Pontelandolfo e Casalduni, Bitonto, Civitella del Tronto, limitando il raggio d’azione alle mete raggiungibili nelle gite d’istruzione delle Scuole Medie.
Ovviamente, non ho dimenticato di suggerire, laddove si fossero trovati per altri motivi in Piemonte (magari a far visita a parenti emigrati), di visitare il Lager di Fenestrelle, di cui non ho mancato, ovviamente, di sottolineare le similitudini con i Lager Nazisti.
 
Gianfranco Nassisi


Comitato No Lombroso - NoLombroso.org

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