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Giuseppe Catenacci e Roberto Maria Selvaggi

 

 LA NUNZIATELLA E L’EPOPEA DI GAETA DEL 1860 – 1861

Il 21 aprile del 1855 un convoglio speciale delle Regie ferrovie borboniche entrava, tra le acclamazioni del numeroso pubblico accorso a festeggiare l’avvenimento, nella stazione di Maddaloni.

Il convoglio trasportava gli allievi, gli ufficiali ed i docenti del glorioso Real Collegio Militare della Nunziatella che re Ferdinando II di Borbone aveva decretato fosse trasferito nella cittadella ducale di Maddaloni, già feudo dei Carafa, per poter così seguire più da vicino – essendosi egli trasferito nella Reggia di Caserta – l’istruzione di quelli che sarebbero stati i futuri ufficiali dei Corpi speciali dell’esercito.

Dopo i moti del 188 che videro non pochi ufficiali, insegnanti e cadetti del Real Collegio Militare tra i protagonisti di quelle giornate che a buona ragione vengono considerate il vero inizio del “ Risorgimento “, Ferdinando II  intuì immediatamente i pericoli ai quali era esposta la sua Accademia e dopo aver decretato l’espulsione degli alunni Francesco Pesatane e Luigi Pessina e dei professori Francesco De Sanctis, Fedele Amante, Filippo Cassola ed Enrico Alvino maturò la determinazione di allontanare la stessa Nunziatella dallo storico sito di Pizzofalcone e quindi da Napoli.

Il trasferimento non riuscì gradito praticamente a nessuno per cui non appena morto Ferdinando II, il figlio Francesco II  fu costretto a piegarsi alla richiesta avanzata nel giugno 1859 del potentissimo Generale Carlo Filangieri che gli chiese di disporre il rientro del Real Collegio Militare a Napoli nel rosso maniero di Pizzofalcone.

Il 7 novembre successivo il Real Collegio Militare rientrava così nell’edificio della Nunziatella a Pizzofalcone.

Gli avvenimenti che nei primi mesi del 1860 contrassegnarono la vita del Regno, scossa da forti fermenti liberali culminati nello sbarco di Garibaldi a Marsala il 18 maggio 1860, non propiziarono di certo il ritorno alla vita normale della Nunziatella dove l’arrivo di 31 nuovi allievi aggiunse confusione a confusione.

Non dissimile la situazione a Napoli dove, dopo il tentativo di formare un governo forte con a capo Pietro Ulloa, antico allievo della Nunziatella, Francesco II si determinò, il 6 settembre 1860, a lasciare la capitale ed a riparare a Gaeta ………….

Edito da Associazione Nazionale ex Allievi Nunziatella- Napoli -