Associazione Culturale Due Sicile – Sede di Milano
26 ago
Film – Documentario: “Olio d’oliva, un orgoglio meridionale” regia di Domenico Iannantuoni, montaggio di Marco Iannantuoni.
Prima Parte:
Seconda Parte:
Terza Parte:
Quarta Parte:
5 Risposte per "Olio d’oliva, un orgoglio meridionale"
[...] Consigliamo di visionare il documentario da noi prodotto. [...]
Finalmente sono riuscita a vedere e sentire il vostro video:avevate ragione, era un problema del mio computer.
Ho riconosciuto la voce dell’ingegnere Domenico Iannantuoni, ma avrei gradito che fosse stata registrata con un volume un po’ più alto. Ho riconosciuto anche il mio paesello d’origine (Casalnuovo M.ro) e le campagne circostanti e ne sono stata felice. Per quanto riguarda le notizie tecniche, nulla da eccepire, ma vorrei ricprdavi che gli uliveti del Salento sono tutta un’altra cosa!… Qui ogni albero è un monumento, abbiamo migliaia di bellissimi monumenti naturali … e sono tanto alti e belli che è difficile raccogliere le olive con altri sistemi che non siano le reti o le piazzuole. Ciò nonostante si riesce ad ottenere un olio extra vergine eccezionale e a bassissima acidità. L’olio è acido quando le drupe sono attaccate dalla così detta “mosca”. Per quanto riguarda il gusto dell’olio, dipende dal palato di ognuno: le olive non perfettamente mature, come la frutta acerba, danno origine ad un olio “acerbo”, al contrario dalle olive mature si ottiene un olio dal gusto più morbido. L’olio “di mamma” è il primo olio che si ottiene dalla prima spremitura ed è detto così perchè si metteva da parte per i neonati. Oggi in commercio non si trova più, perché i frantoi moderni sono diversi da quelli descritti nel filmato e le sanse sono così secche che si usano come combustibile domestico. Una cosa è certa: anche nel vostro video sarebbe stato opportuno dichiarare la zona in cui è stato realizzato il filmato, perché ogni olio ha dei requisiti che sono strettamente legati al luogo di provenienza. Complimenti… e mi piacerebbe che un lavoro del genere si facesse ache sul grano e sui forni del Subappennino Dauno.
Thanks for sharing
I’d prefer reading in my native language, because my knowledge of your languange is no so well. But it was interesting! Look for some my links:
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