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Associazione Culturale Due Sicile – Sede di Milano

Archivio del 2004

Quando i forestali calabresi producevano il ferro

(….e il ministro leghista “lumbard”Calderoli scese nelle ubertose foreste calabresi per capire di quale pianta dovesse nutrirsi, per meglio sopravvivere, la fauna ivi vivente. )

Forse la protesta dei forestali calabresi è rientrata. Il Governo dovrà trovare i fondi necessari a garantirne la retribuzione se non vorrà mettere a repentaglio le prossime elezioni regionali e sicuramente anche le politiche.

Ma quando ancora si paventavano eclatanti forme di protesta i media nazionali gareggiavano nel disinformare gli italiani sulle vere motivazioni che stavano alla base della reazione dei lavoratori. (continua…)

Cronaca di un’unificazione

Signore, Signori, Autorità, Amici

Perché abbiamo dedicato una serata ad un argomento che ai più potrebbe sembrare inutile, stantìo, velleitario, senza possibilità di incidere sulla nostra vita?

E’ una domanda che mi è già stata rivolta ed alla quale ho risposto e rispondo.

Forse non mi sarebbe stato posto lo stesso interrogativo se l’argomento prescelto fosse stato la dominazione araba, i normanni, Federico II, i Vespri Siciliani…. episodi e dominazioni entrati nell’immaginario comune come fatti positivi, come fatti di cui andare orgogliosi. (continua…)

Casa Lanza, trattato del 20 Maggio 1815

TRATTATO DEL 20 MAGGIO 1815

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Prospetto del palazzo di campagna del Barone Biase Lanza, in primo piano si vede la ferrovia Napoli-Roma protetta da passaggi a livello

 

In questa casa il 20 Maggio 1815 fu stipulato tra Austriaci e Napoletani il trattato che pose fine al decennio napoleonico nel Regno che era stato di Ferdinando. Per mezzo di esso gli alleati Austriaci furono in grado di riconsegnare lo Stato al Borbone, spodestando definitivamente Gioacchino Murat, il cui esercito dopo la battaglia di Tolentino era ormai in fuga. La convenzione fu sottoscritta: per i Napoletani, da Pietro Colletta, plenipotenziario del Generale in capo Michele Carascosa; per gli Austriaci, da Adamo de Neipperg, plenipotenziario del Generale in capo Federico Bianchi (in seguito per riconoscenza nominato dal Borbone duca di Casalanza); da lord Burghersh, ministro plenipotenziario di Sua Maestà britannica presso la corte di Toscana. In tal modo vennero cedute agli alleati tutte le piazzeforti del Regno (con la temporanea eccezione di Gaeta, Pescara e Ancona) in sostanza riconsegnando quest’ultimo a Ferdinando IV, che da allora in poi si chiamerà I delle Due Sicilie. Tra l’ altro veniva garantita la nobiltà insieme a gradi, onori e pensioni dei militari che avessero giurato fedeltà ai Borbone. (continua…)

Potenzialmente e Praticamente

Pulcinella

Qualche giorno fa il Presidente della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi si trovava a Napoli e nel corso della canonica intervista dei media istituzionali disse :

- “Ogni volta che vengo a Napoli mi rendo conto che questa città ha grandi potenzialità!“- (continua…)

Screen Saver “Carte Napoletane”

Carte Napoletane

Screen Saver delle Carte Napoletane (Formato .zip per sistemi Windows)

Tratto dal giornale “Riscossa Napoletana” del moviemnto politico Terra e Libertà

EDITORIALE

Riscossa Napoletana

Da “Riscossa Napoletana” del 10/2004

e perchè molti dei Mille furono “picciotti”?

Tangentopoli ha la stessa data di nascita dell’Unità d’Italia

Abbiamo studiato come i Savoia abbiano conquistato il Regno delle Due Sicilie, abbiamo studiato anche come sia stata domata la popolazione del sud che si era ribellata, abbiamo visto come si siano impadroniti delle nostre ricchezze, abbiamo visto l’uscita di scena dei Borbone e quella dei Savoia. (continua…)

Precessione terrestre o recessione nordista?

Nonostante l’allure di facciata, siamo desolatamente consapevoli, oggi più che mai, che l’ostentato protagonismo ed efficientismo dell’Italia in Europa e presso gli U.S.A. è solo un’operazione d’Immagine; per quanto compete il Contenuto “Italia” il clima di incertezza nazionale, accentuato dalla perniciosa litigiosità delle opposte forze politiche (attente solo nel gestire parrocchiette di elettorato) è essenzialmente misero.   Proprio di questi giorni, ci arrivano segnali inquietanti che non è possibile ignorare e che sono relativi a tre importanti eventi nazionali. Cronologicamente: l’inaugurazione della Fiera del Levante, la Finanziaria di Siniscalco e la riunione caprese dei Giovani Imprenditori che, dopo le ultime insospettabili esternazioni sudiste di Tremonti e Fazio, hanno esageratamente rivendicato il SUD. E’ meglio procedere con ordine e…con buonsenso. (continua…)

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( Le contestazioni dell’abate sanfedista alle opere di Vincenzo Cuoco, Carlo Botta, e Pietro Colletta )

Domenico Sacchinelli

La riconquista del Regno delle Due Sicilie nel 1799 ad opera del Cardinale Ruffo è un evento memorabile e portentoso.

L’autore, contemporaneo del Cardinale, rintuzza le calunnie storiche del Cuoco, del Botta e del Colletta, con meticolosa precisione riportando elementi documentali inoppugnabili; il Cardinale Ruffo, completamente dimenticato dalla storiografia ufficiale in qualità di alto prelato e grande uomo di governo, ritrova nel libro la sua giusta grandezza.

Il Sacchinelli si sofferma con dovizia di particolari anche sulle ardite tattiche organizzative del porporato nonché sulle strategie da lui adottate durante la campagna di riconquista alla guida dei sanfedisti. Non trascurerà ovviamente di descrivere con altrettanta attenzione i tratti umani di questo grande eroe del Regno delle Due Sicilie.

Edito da Controcorrente, Via Carlo de Cesare, 11 – 081-421349/081-5520024- Fax 081-4202514- e-mail :

Lazzari, scugnizzi, muschilli. Nomi diversi in epoche diverse per indicare però lo stesso anelito di libertà, lo stesso amore viscerale per la propria città, Napoli, lo stesso sprezzo del pericolo. La vita a rischio, quotidianamente, per gioco. È il vivere pericolosamente di chi ha niente da perdere, che spesso porta a morire da grande. Come nel 1799, quando a mani nude fronteggiano le baionette dei battaglioni del francese invasore. E i Lazzari muoiono a migliaia. Oppure, come nel 1943, a far ingoiare al tedesco la sua tracotanza. Bottiglie incendiarie contro l’acciaio dei carri armati Tigre. (continua…)


Comitato No Lombroso - NoLombroso.org

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